Una giornata di nebbia

- Il mio signore, ho paura questo non uno scherzo. Il nekromantka ebbe una spighetta di combattimento che quasi demolì la testa al comandante di una legione. Le nostre spie hanno riportato... - Neorn ha alzato una mano come un segno di silenzio.
- Ho voluto sputare su questi deficienti. Prepari la piattaforma di teleportare. Vado ad Animond. Nekromantka nell'impero di luce. È quasi interessante...
[Riandr]
[La capitale dell'impero di Steyl - Animond]
I lampi verdi hanno brillato nel cielo scintille velenose. L'antracite dell'arco divino, apparisca, è penetrato la magia caustica di negromanti e travitel. Un ruggito di armi, i suoni taglianti d'influenza magica, gridi di illusionisti. La capitale è rabbrividita sotto la pressione di forze armoniose di due legioni di Neorn. Rabbrividito, ma non ha indebolito la difesa.
Il leader si è ingaggiato anche, mandando ai periodi più forti che brillano la protezione magica di una parete. Ma le pareti sono state. In questo caos di suoni, luce e battaglia è stato possibile impazzire. I soldati morti quasi inespugnabili, gli scheletri e i fantasmi sono venuti ad Animond. E contro loro - l'avvolto nel sudario in magia nera, le creature terribili che non permettono a truppe di Darga di dare un pugno a protezione. Gli stessi zombie e gli scheletri, ma alimentato con qualcosa veramente cupo e sinistro.
- Sì che diavolo là succede?! - in rabbia Neorn ha gridato, avendo fermato vypletat il prossimo periodo. - Da dove salgono questi rifiuti dannati?

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