Jurij Gagarin

Non c'è nessun dio quassù: 5 (Tutte le strade)

Non c'è nessun dio quassù: 5 (Tutte le strade) di Jurij Gagarin

«Poechali», cioè, in russo, «andiamo». Fu questa l’ultima, semplicissima parola pronunciata da Jurij Gagarin il 12 aprile del 1961 alle 9 e 07, ora di Mosca. Poi ci fu tempo soltanto per i reattori del Vostok 1, l’astronave che avrebbe consentito al ventisettenne Gagarin di compiere un’impresa mai tentata prima: raggiungere lo spazio e – finalmente – riuscire a vedere la Terra dalla Luna. Tutto...