Romolo Bugaro

Bea vita a Nordest

Bea vita a Nordest di Romolo Bugaro

«Sulla porta dello studio era installato un meccanismo d'apertura elettrico. Premendo un pulsante rosso, il chiavistello scattava rumorosamente. Appena quel Clack! echeggiava nell'aria, dalla stanza dell'amico-collega partiva una frase in dialetto veneto. Sempre la stessa, tutte le sere: Bea vita! Bella vita. Sottintendeva che uscivo presto. Che mi preoccupavo abbastanza poco di rivedere atti...