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Un Giorno dei Giorni: Tutankhamon la storia mai raccontata
“Preparatevi ad un’affascinante viaggio nel tempo, alla scoperta di un segreto rimasto inviolato per 3300 anni”. Quella del Faraone Tutankhamon è una delle storie più misteriose che abbiano mai preso vita dalla polvere del deserto. Nei primi del novecento, una ragazza di nome Elsa a seguito di un drammatico incidente, dove rimane ucciso suo padre, perde la memoria. Tutti gli sforzi della madre sono invano, ma nel 1922, quando i giornali titolano della straordinaria scoperta della tomba, Elsa sente di dover andare in quei luoghi, nella Valle dei Re, per tentare di ricostruire il suo passato, ella crede di appartenere ad un’altro tempo. Le sue visioni sono solo frammenti di memoria, è come se tentasse di ricomporre un puzzle apparentemente confuso ma in fine, incredibilmente farà luce su quel periodo buio della storia.
. L’ambientazione di questo romanzo ha inizio nei tempi moderni, a seguito di un terribile attentato terroristico realmente avvenuto a Manchester, un attacco vigliacco contro ragazzi innocenti, nel quale rimasero gravemente feriti ragazzi e genitori e fra questi, la giovane Elsa di soli 13 anni e sua madre. La Nonna, dovendo restare vicina ad Elsa durante la sua degenza in ospedale, ha deciso di raccontarle perché le è stato dato il nome “Elsa”. Mostrandole come una preziosa reliquia, un vecchio fascicolo di appunti, una specie di “diario” scritto da sua madre, la bisnonna di Elsa, le svela la straordinaria storia legata al suo nome, un’avvincente storia accaduta proprio prima e durante la scoperta della tomba del faraone Tutankhamon. La piccola Elsa sorride incuriosita e la nonna le comincia a leggere: “Sono sempre stata profondamente affascinata dal deserto. Ha un profumo indescrivibile, raro. Il vento, per l’alternanza repentina delle temperature, giocando fra le dune con la sabbia, ti sorprende con suoni unici, imprevedibili, infernali. I suoi colori instancabili e le notti che ti avvolgono in un manto di stelle sono eterni. Non avrei mai immaginato che da tanta bellezza potessi ricevere un così grande dolore tale, da dover cambiare radicalmente la mia vita...certamente non avrei mai pensato lo facesse con tale violenza”
. L’ambientazione di questo romanzo ha inizio nei tempi moderni, a seguito di un terribile attentato terroristico realmente avvenuto a Manchester, un attacco vigliacco contro ragazzi innocenti, nel quale rimasero gravemente feriti ragazzi e genitori e fra questi, la giovane Elsa di soli 13 anni e sua madre. La Nonna, dovendo restare vicina ad Elsa durante la sua degenza in ospedale, ha deciso di raccontarle perché le è stato dato il nome “Elsa”. Mostrandole come una preziosa reliquia, un vecchio fascicolo di appunti, una specie di “diario” scritto da sua madre, la bisnonna di Elsa, le svela la straordinaria storia legata al suo nome, un’avvincente storia accaduta proprio prima e durante la scoperta della tomba del faraone Tutankhamon. La piccola Elsa sorride incuriosita e la nonna le comincia a leggere: “Sono sempre stata profondamente affascinata dal deserto. Ha un profumo indescrivibile, raro. Il vento, per l’alternanza repentina delle temperature, giocando fra le dune con la sabbia, ti sorprende con suoni unici, imprevedibili, infernali. I suoi colori instancabili e le notti che ti avvolgono in un manto di stelle sono eterni. Non avrei mai immaginato che da tanta bellezza potessi ricevere un così grande dolore tale, da dover cambiare radicalmente la mia vita...certamente non avrei mai pensato lo facesse con tale violenza”
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