DIARIO DI UNA MONACA (Gli Aedi Vol. 27)
- Autore
- Çlirim Hoxha
- Editore
- Pedrazzi Editore
- Pubblicazione
- 13/09/2019
- Categorie
Il romanzo Il diario di una suora prende spunto da un libretto trovato nel 1989 vicino al monastero di Zvernec a Valona. Era il giorno di riposo, domenica, e noi eravamo in azione per estrarre alcuni tubi di proiettile seppelliti dagli italiani nel 1918. Le vasche erano servite a portare il petrolio grezzo da Cuciova al Porto di Valona.
Scavando con il coltello trovo un grosso quaderno, sporco di fango e bagnato. L’ho preso in mano e ho iniziato a pulirlo, cercando di non attirare l’attenzione degli altri con cui stavo scavando. L’ho avvolto con un giornale e l’ho messo in un sacco che avevo con me. Tornato a casa ho provato ad asciugare il quaderno vicino al fuoco e pian piano sono riuscito a separare le pagine l’una dall’altra.
Mi resi conto che si trattava di una lettera scritta a caratteri minuscoli. Ho iniziato a leggere alcune righe seguendo le date elencate, a partire dal 1945. La protagonista di quel diario era una ragazza che, avendo perso i suoi genitori, era stata rinchiusa nel monastero di Zvernec sin da quando era una bambina. Diventò suora ancora adolescente.
Il suo nome era Aleksiada (chiamata Aleksia), monaca dall’età di 15 anni. Il diario mostrava i dettagli della vita nel monastero di Zvernec. Dopo un terremoto in città, le cose iniziarono a cambiare.
Aleksia, insieme alle altre Sorelle si adoperarono per curare i feriti. Tra questi si affeziona a un ragazzo in particolare, il quale, dopo la guarigione torna a trovarla in convento.
Nonostante la resistenza di Aleksandar ei suoi sforzi per non tradire il voto, si arrende alle braccia del ragazzo.
Nasce un amore frenetico e segreto. Una notte Aleksia e Gjergji furono scoperti dalle altre sorelle nel mezzo della foresta del monastero. Puniranno Aleksia trasferendola nel monastero di Cassarian sul monte Hymetos ad Atene, in Grecia. Qui inizia il calvario di Aleksia e i suoi sforzi per rivedere Gjergjin ...
Scavando con il coltello trovo un grosso quaderno, sporco di fango e bagnato. L’ho preso in mano e ho iniziato a pulirlo, cercando di non attirare l’attenzione degli altri con cui stavo scavando. L’ho avvolto con un giornale e l’ho messo in un sacco che avevo con me. Tornato a casa ho provato ad asciugare il quaderno vicino al fuoco e pian piano sono riuscito a separare le pagine l’una dall’altra.
Mi resi conto che si trattava di una lettera scritta a caratteri minuscoli. Ho iniziato a leggere alcune righe seguendo le date elencate, a partire dal 1945. La protagonista di quel diario era una ragazza che, avendo perso i suoi genitori, era stata rinchiusa nel monastero di Zvernec sin da quando era una bambina. Diventò suora ancora adolescente.
Il suo nome era Aleksiada (chiamata Aleksia), monaca dall’età di 15 anni. Il diario mostrava i dettagli della vita nel monastero di Zvernec. Dopo un terremoto in città, le cose iniziarono a cambiare.
Aleksia, insieme alle altre Sorelle si adoperarono per curare i feriti. Tra questi si affeziona a un ragazzo in particolare, il quale, dopo la guarigione torna a trovarla in convento.
Nonostante la resistenza di Aleksandar ei suoi sforzi per non tradire il voto, si arrende alle braccia del ragazzo.
Nasce un amore frenetico e segreto. Una notte Aleksia e Gjergji furono scoperti dalle altre sorelle nel mezzo della foresta del monastero. Puniranno Aleksia trasferendola nel monastero di Cassarian sul monte Hymetos ad Atene, in Grecia. Qui inizia il calvario di Aleksia e i suoi sforzi per rivedere Gjergjin ...
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