Le inchieste impossibili dell'ispettore Pantaleone - Una pressa di nome Giovanna

Chi è l’assassino?
Questa è la classica domanda che aleggia fin dall’inizio, quando l’ispettore Pantaleone è chiamato al capezzale di un operaio in punto di morte, Mario Casadio. L’uomo gli rivela che la morte di Aldo Rattoni, titolare della ditta nella quale lavora, non è stata un incidente ma un omicidio. L’ispettore non gli crede, ma l’istinto lo spinge a indagare all’insaputa dei suoi superiori, insieme al suo fedele aiutante, l’agente scelto Vincenzo Sposato. Gli eventi successivi riveleranno due storie, i cui protagonisti sembrano non avere relazioni fra loro, se non casuali e improbabili: una che si svolge nell’ambito della superstizione e l’altra nel mondo spietato degli affari. Quale delle due condurrà all’assassino, se c’è davvero un assassino?
Una vicenda che si svolge principalmente a Forlì, fra una Romagna leggendaria e quella attuale globalizzata. Due mondi, due realtà, due tempi, che nell’indagine del protagonista si intrecciano, rimanendo però su piani distinti e paradossali.

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