La casa ai margini della dolina
- Autore
- Irene Pecikar
- Pubblicazione
- 30/09/2014
- Categorie
Una casa sul Carso attirerà Doriana, psichiatra triestina, alla ricerca di un'abitazione per lei e la figlia. Deciderà di acquistarla mettendo a tacere il senso d'inquietudine avvertito. La routine verrà spezzata quando, nel cuore della notte, riceverà la telefonata allarmante di un paziente e qualcosa di efferato e inspiegabile si farà strada.
Riuscirà la ragione a prevalere sulla follia?
"In quel momento la luce di un fulmine penetrò attraverso le fessure sottili delle imposte e fu allora che Katie si accorse della sagoma scura davanti alla porta d'ingresso.
Uno sciame di brividi volò a fior di pelle in ogni direzione rizzandole i capelli. Ritornò veloce in camera e chiuse la porta a chiave. Cercò con le mani Celine per rassicurarla nel caso si fosse svegliata. Ma la bambina non c'era, nel letto.
Non era possibile, dove era andata? Forse era Celine quella che aveva visto. No, non poteva essere. Probabilmente si era spaventata e si era nascosta.
Katie aprì il cassetto del comodino in cerca della candela e dei fiammiferi. Non riuscì a infiammare lo stoppino al primo tentativo e sfregò un secondo fiammifero. L'odore di zolfo le solleticò le narici. La fiammella ardeva fioca e traballante, ma almeno le permetteva di vedere qualcosa.
«Mammina, mammina…» sentì la voce di Celine chiamarla dalla stanza accanto.
Doveva uscire, salvare sua figlia da… da cosa non lo sapeva, ancora."
"E TU COSA SARESTI DISPOSTO A FARE PER SALVARE TUA FIGLIA?"
Riuscirà la ragione a prevalere sulla follia?
"In quel momento la luce di un fulmine penetrò attraverso le fessure sottili delle imposte e fu allora che Katie si accorse della sagoma scura davanti alla porta d'ingresso.
Uno sciame di brividi volò a fior di pelle in ogni direzione rizzandole i capelli. Ritornò veloce in camera e chiuse la porta a chiave. Cercò con le mani Celine per rassicurarla nel caso si fosse svegliata. Ma la bambina non c'era, nel letto.
Non era possibile, dove era andata? Forse era Celine quella che aveva visto. No, non poteva essere. Probabilmente si era spaventata e si era nascosta.
Katie aprì il cassetto del comodino in cerca della candela e dei fiammiferi. Non riuscì a infiammare lo stoppino al primo tentativo e sfregò un secondo fiammifero. L'odore di zolfo le solleticò le narici. La fiammella ardeva fioca e traballante, ma almeno le permetteva di vedere qualcosa.
«Mammina, mammina…» sentì la voce di Celine chiamarla dalla stanza accanto.
Doveva uscire, salvare sua figlia da… da cosa non lo sapeva, ancora."
"E TU COSA SARESTI DISPOSTO A FARE PER SALVARE TUA FIGLIA?"
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