Sotto...sotto...è ancora amore
- Autore
- Lady B
- Pubblicazione
- 21/10/2019
- Categorie
Cosa fai quando sei rimasta vedova a quarant’anni?
Suicidarti per raggiungere tuo marito o rimetterti in gioco, continuando a vivere?
Maddy ha scelto di non abbandonare sua figlia Olivia, così decide di lasciare l’Italia per raggiungerla a New York con la speranza di poter tornare a vivere con e per lei. Non c’è niente di meglio di un posto nuovo, gente nuova, per iniziare una nuova vita, da single.
Mai avrebbe immaginato di scontrarsi con un uomo uscito direttamente da un libro Romance!
Logan è a capo della sua agenzia di sicurezza e non ha ne tempo ne voglia per una relazione stabile. Certamente non crede nel colpo di fulmine e non sta cercando l’amore…ma Maddy è disarmante grazie alla sua semplicità e naturalezza.
Una meravigliosa avventura che si snoda attraverso luoghi reali e sconosciuti di una delle città più belle al mondo. Il romanzo si snoda tra incontri imbarazzanti ed equivoci linguistici.
ESTRATTO DELL'INCONTRO TRA MADDY E LOGAN
“Cazzo!”
Ops mi è sfuggita una parolaccia!
Alzo gli occhi dallo schermo e mi accorgo di essere andata a sbattere contro un muro di morbido acciaio, alto molto più di me -sono bassa un metro e sessanta - e largo almeno il doppio. Presa allo sprovvisto inizio a tremare e per timore della reazione da parte dello sconosciuto non lo guardo nemmeno in faccia. Resto con gli occhi fissi all’altezza del suo torace avvolto da una giacca grigio fumo e una camicia che una volta era azzurra, prima che io gli versassi sopra il mio tea!
In preda al panico inizio una litania a voce alta di improperi e scuse in italiano.
“Ma cavolo! Come si fa ad essere così stupide!! Sei a New York da appena quattordici ore e già combini un casino! Idiota! Adesso come diamine fai a scusarti con mister “Hulk “! Come minimo chiama la polizia e ti fa arrestare, sempre che prima non ti stozzi lui per averlo inzuppato! Lo sapevi che non eri ancora pronta per rimetterti a confronto con il resto della popolazione normale! Diamine! Possibile che mi caccio sempre nei guai...e mica di quelli piccoli! Noooooooo! Enormi! Altrimenti che divertimento c’è!”
“Ti prego, smettila, non aggiungere un’altra parola altrimenti mi piego dal ridere in mezzo alla strada!”
“Non posso smettere devo trovare un modo per scusarmi e riparare al da...”
Le parole mi muoiono in gola quando mi accorgo che “Hulk” si è rivolto a me in italiano! Non può essere, ho sentito male. Colta di sorpresa e con enorme stupore domando incredula: “ma lei parla italiano?”
Prendo coraggio e alzo lo sguardo incontrando il viso sorridente di un uomo sui trentacinque anni, capelli corti ai lati e più lunghi al centro, castano scuro e leggermente ondulati. Occhi nocciola con espressione palesemente divertita - e non arrabbiarti come dovrebbero essere - mi fissano.
“Si, esattamente dall’età di sei anni. La mia tata era di origini italiane e me lo ha insegnato”.
Non ci posso credere! Sono nella metropoli più grande e multirazziale del mondo e trovo un americano che parla miracolosamente italiano! Nella sfiga ho un po’ di fortuna. Perfetto, sarà più facile scusarsi.
“Mi dispiace averla sporcata, ma avevo le mani entrambe occupate e non sapevo quale direzione prendere. Sono appena arrivata e non mi so ancora orientare. Sta bene? Si è scottato? Vuole darmi i suoi vestiti da lavare? O le posso pagare la lavanderia. Alloggio in un albergo qui vicino, può venire nella mia stanza mentre aspetta che la lavanderia interna lavi la camicia. No! Questa cosa non è bella da dire, non mi fraintenda, voglio solo poter riparare al danno il prima possibile per non rovinarle la giornata”.
Come al solito, quando sono agitata, non riesco a smettere di parlare rischiando anche di far precipitare la situazione.
“Tranquilla, non ti devi preoccupare! Sto bene e in ufficio ho sempre un cambio pronto per ogni evenienza”.
“Cosa posso fare per farmi perdonare?”
Suicidarti per raggiungere tuo marito o rimetterti in gioco, continuando a vivere?
Maddy ha scelto di non abbandonare sua figlia Olivia, così decide di lasciare l’Italia per raggiungerla a New York con la speranza di poter tornare a vivere con e per lei. Non c’è niente di meglio di un posto nuovo, gente nuova, per iniziare una nuova vita, da single.
Mai avrebbe immaginato di scontrarsi con un uomo uscito direttamente da un libro Romance!
Logan è a capo della sua agenzia di sicurezza e non ha ne tempo ne voglia per una relazione stabile. Certamente non crede nel colpo di fulmine e non sta cercando l’amore…ma Maddy è disarmante grazie alla sua semplicità e naturalezza.
Una meravigliosa avventura che si snoda attraverso luoghi reali e sconosciuti di una delle città più belle al mondo. Il romanzo si snoda tra incontri imbarazzanti ed equivoci linguistici.
ESTRATTO DELL'INCONTRO TRA MADDY E LOGAN
“Cazzo!”
Ops mi è sfuggita una parolaccia!
Alzo gli occhi dallo schermo e mi accorgo di essere andata a sbattere contro un muro di morbido acciaio, alto molto più di me -sono bassa un metro e sessanta - e largo almeno il doppio. Presa allo sprovvisto inizio a tremare e per timore della reazione da parte dello sconosciuto non lo guardo nemmeno in faccia. Resto con gli occhi fissi all’altezza del suo torace avvolto da una giacca grigio fumo e una camicia che una volta era azzurra, prima che io gli versassi sopra il mio tea!
In preda al panico inizio una litania a voce alta di improperi e scuse in italiano.
“Ma cavolo! Come si fa ad essere così stupide!! Sei a New York da appena quattordici ore e già combini un casino! Idiota! Adesso come diamine fai a scusarti con mister “Hulk “! Come minimo chiama la polizia e ti fa arrestare, sempre che prima non ti stozzi lui per averlo inzuppato! Lo sapevi che non eri ancora pronta per rimetterti a confronto con il resto della popolazione normale! Diamine! Possibile che mi caccio sempre nei guai...e mica di quelli piccoli! Noooooooo! Enormi! Altrimenti che divertimento c’è!”
“Ti prego, smettila, non aggiungere un’altra parola altrimenti mi piego dal ridere in mezzo alla strada!”
“Non posso smettere devo trovare un modo per scusarmi e riparare al da...”
Le parole mi muoiono in gola quando mi accorgo che “Hulk” si è rivolto a me in italiano! Non può essere, ho sentito male. Colta di sorpresa e con enorme stupore domando incredula: “ma lei parla italiano?”
Prendo coraggio e alzo lo sguardo incontrando il viso sorridente di un uomo sui trentacinque anni, capelli corti ai lati e più lunghi al centro, castano scuro e leggermente ondulati. Occhi nocciola con espressione palesemente divertita - e non arrabbiarti come dovrebbero essere - mi fissano.
“Si, esattamente dall’età di sei anni. La mia tata era di origini italiane e me lo ha insegnato”.
Non ci posso credere! Sono nella metropoli più grande e multirazziale del mondo e trovo un americano che parla miracolosamente italiano! Nella sfiga ho un po’ di fortuna. Perfetto, sarà più facile scusarsi.
“Mi dispiace averla sporcata, ma avevo le mani entrambe occupate e non sapevo quale direzione prendere. Sono appena arrivata e non mi so ancora orientare. Sta bene? Si è scottato? Vuole darmi i suoi vestiti da lavare? O le posso pagare la lavanderia. Alloggio in un albergo qui vicino, può venire nella mia stanza mentre aspetta che la lavanderia interna lavi la camicia. No! Questa cosa non è bella da dire, non mi fraintenda, voglio solo poter riparare al danno il prima possibile per non rovinarle la giornata”.
Come al solito, quando sono agitata, non riesco a smettere di parlare rischiando anche di far precipitare la situazione.
“Tranquilla, non ti devi preoccupare! Sto bene e in ufficio ho sempre un cambio pronto per ogni evenienza”.
“Cosa posso fare per farmi perdonare?”
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