PRINCIPI DI PROGETTAZIONE UNIVERSALE - Abitazioni accessibili - 9. Gli spazi interni

Fra i molteplici obiettivi della serie di monografie dedicata alla soluzione economica di moltissimi piccoli e grandi problemi pratici che possono rendere più vivibile e confortevole un appartamento, il tema che viene sviscerato in profondità sotto tutti gli aspetti nelle quasi 1200 pagine di testo in quadricromia parte da un preciso interrogativo: con quali caratteristiche si può tentare di realizzare o ristrutturare un’abitazione in modo che sia comodamente fruibile per tutte le età, su tutto l’arco della vita, da quando si è appena nati fino alla vecchiaia più avanzata?

Gli spazi interni possono facilmente accusare aspetti gravi di criticità abitativa anche nelle condizioni di problematiche occasionali e limitate nel tempo, come un semplice mal di schiena o l’ustione a una mano che richiede una fasciatura e comporta l’impossibilità di usarla. I piccoli particolari che se non sono correttamente progettati e realizzati possono concorrere a ridurre la funzionalità e l’usabilità di un’abitazione sono molto numerosi, a cominciare dalla larghezza delle porte
Interne e dall’orientamento dell’apertura dell’anta, che diventa critica nel caso in cui un familiare cade all’interno del servizio igienico e rimane immobilizzato a terra contro la porta di accesso, che è stata prevista con l’apertura verso l’interno e che rimane bloccata dal corpo del soggetto. I singoli ambienti sono esaminati nella loro complessità costituita dagli arredi e dai complementi. L’analisi critica non trascura osservazioni che mettono in luce anche le scelte sbagliate che si fanno quando si arreda la casa, scegliendo ad esempio un letto col pianale d’appoggio più basso del solito e sotto la misura ottimale di 40 cm dal pavimento, che rende molto difficile alzarsi o sedersi quando si ha un forte mal di schiena. I piccoli particolari criticati non sono fonte di punti di vista personali, ma talvolta sono disattesi nonostante siano state fornite raccomandazioni specifiche, come quella suggerita dalla Federlegno, che suggerisce di scegliere pezzi di arredo privi di spigoli vivi, ad esempio comodini col piano d’appoggio a angoli arrotondati per evitare che con un movimento inconsulto chi è a letto possa urtarli col gomito.

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