Estuans Interius

Fantasy intenso e scorrevole che segue le avventurose vicende di diversi personaggi, legati strettamente tra di loro. Il palcoscenico è la città di A'loth, detta anche "La città nera", capitale del regno degli elfi notturni. Il protagonista, Ilmath, è un bambino umano che vive nelle carceri di A'loth, senza ricordare altro della sua vita e nemmeno il perché si trovi lì. Ilmath vive vessato ed oppresso dagli altri carcerati, tutti elfi notturni, sia a causa della sua natura mite ed insicura sia perché attorno a sé vede solo buio e non ricorda di aver mai visto altro. Debole e malnutrito, un giorno inizia ad udire strane voci, sussurri inquietanti che presto cambieranno la sua vita... e quella di molti altri. Non sa che nel frattempo, dall'altro capo del mondo, un gruppo di strani personaggi sta architettando qualcosa legato alla storia antica dei regni, quelli delle razze mortali ma, anche, quello degli Spiriti...
In questa storia si intrecciano azione, sentimenti, magia, naturalmente, e mistero. Il tutto supportato da una vena comica, sottile ma presente, e da personaggi originali di cui, soprattutto per alcuni di essi, gli obiettivi e le motivazioni non sembrano mai completamente svelati.
È un fantasy in cui compaiono razze canoniche del genere, come gli elfi notturni (chiamati drow) e gli elfi diurni; ma le razze, come la magia, presenti in questo romanzo sono rivisitate e proposte in una veste inedita sia per aspetti estetici sia culturali, andando a creare un'ambientazione chiaramente influenzata da saghe come Il Signore degli Anelli o la saga di Bartimeus, ma con una forte identità ed originalità.

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