BOLOGNA NELLE STORIE DELLA MUSICA: UN ITINERARIO IN OTTO TAPPE PER UNA VISITA AL MUSEO DELLA MUSICA (Città e cultura Vol. 2)

A guardare la storia musicale della città di Bologna dal Cinquecento in poi, ci accorgiamo che forse il momento più splendido è quello del grande barocco, tra la seconda metà del Seicento e il primo Settecento. È quello il momento in cui vengono fondate grandi istituzioni, alcune ancora vivissime ancora oggi come l’Accademia Filarmonica; è quello il momento in cui il magnifico apparato della religiosità controriformistica trova nelle basiliche della seconda città dello stato pontificio la massima espressione; è quello il momento nel quale iniziano la loro attività i teatri per l’opera. Successivamente, nella seconda metà del secolo, la città sembra invece quasi ritirarsi su se stessa, in attesa di un Ottocento che cambierà e in quale modo allargherà persino i luoghi di incontro e le occasioni per la musica. Tuttavia, in quella sorta di ‘quiete sotto la cenere’, brilla un faro che consente a Bologna di rimanere comunque un polo d’attrazione per tutta l’Europa musicale. Questo faro si chiama Giovanni Battista Martini. È nel nome di questo musicista sapiente che compiremo il nostro viaggio dentro al Museo della Musica di Bologna.IN APPENDICELA MUSICA IN BOLOGNA. DISCORSO DI GAETANO GASPARI Maestro di Cappella nella perinsigne Basilica di S. Petronio in Bologna, Bibliotecario di Liceo Comunale, Accademico Filarmonico e Socio Corrispondente dell’I.R. Accademia delle Belle Arti di Firenze (Estratto della Gazzetta Musicale di Milano) Milano, dall’I.R. Stabilimento nazionale privilegiato di Tito di Gio. Ricordi [1858]

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