Io sono Ava

«È impossibile non amare Ava e la sua voce piena di ironia e freschezza nel raccontare un percorso di sofferenza e rinascita senza indugiare mai nella retorica del dolore. Un libro che dovrebbe diventare d’obbligo nelle scuole!»
Alessia Gazzola

«Riconoscere sé stessi per riconoscere chi ci sta intorno e riconoscere chi ci sta intorno per riconoscere sé stessi. La potenza di questa storia sta nel mostrare come si possa superare la paura della discriminazione attraverso la consapevolezza della reciproca umanità.»
Gherardo Colombo

«Una storia che viaggia nel cuore della nostra paura più profonda: quella di restare soli. Una storia che ci porta a conoscere che cos’è davvero il coraggio: essere spaventati a morte ma montare comunque in sella. Ascoltate la voce di Ava. Le vorrete bene come a un’amica. E alla fine vi mancherà.»
Enrico Galiano

«Questo libro sembra un film. Uno di quelli in cui salti in piedi in mezzo al cinema gridando, facendo un tifo spudorato per la protagonista. Ava la vorrei avere qui, per abbracciarla e ascoltarla parlare, e piangerci e riderci assieme.»
Alice Basso

L’importante è sentirsi unici

Ava era mille cose. Era una ragazza che adorava cantare. Era una ragazza con tanti amici. Ora è solo la ragazza con le cicatrici. È passato un anno dall’incendio in cui ha
perso i genitori. Un anno in cui Ava ha tagliato i ponti con il mondo perché le fa troppa paura. Ora è costretta a tornare a scuola. Una scuola nuova dove non conosce nessuno. Una scuola che – ne è sicura – sarà piena di ragazzi che non faranno altro che osservare il suo viso per poi allontanarsi spaventati. Chi vorrebbe mai fare amicizia con lei? Quali nuovi modi di prenderla in giro si inventeranno i suoi compagni? Non appena si avventura in quei corridoi i suoi incubi si avverano: non incrocia nessuno sguardo e, al suo passaggio, sente solo sussurri. Fino a quando i suoi occhi non incontrano quelli di Asad e Piper, gli unici ad avere il coraggio di andare oltre il suo aspetto. Di vedere la vera Ava dietro le cicatrici. Perché anche loro si sentono soli e incompresi. La loro amicizia la aiuterà a ricominciare. Le farà capire che nessuno è diverso, ma ognuno è unico così come è.
La storia di una ragazza che scopre la forza che ha dentro di sé. La storia di un’amicizia più forte di tutto. Il libro che dalla stampa e dai lettori è stato definito il nuovo Wonder.

Perché ho scritto Io sono Ava
Niente come la presenza degli altri può guarirci dalle ferite. Questa potente verità mi è stata insegnata da Marius, un bambino di otto anni. Quando ho incontro Marius per la prima volta, più di dieci anni fa, sapevo che aveva perso entrambi i genitori in un incendio che lo aveva lasciato gravemente ustionato. Mi aspettavo di incontrare una vittima. Sapevo che le sue cicatrici spesso attiravano gli sguardi degli estranei e che erano causa di innumerevoli e crudeli prese in giro da parte dei suoi coetanei. Poteva essere solo colmo di rabbia.
Invece, ho incontrato un bambino sorridente, vivace. Mentre la nostra amicizia si è consolidata negli anni, lo spirito di Marius ha continuato a ispirarmi e sorprendermi: come è possibile trovare così tanta forza di fronte a così tanto dolore?
La risposta per Marius è molto semplice: «Non l’ho fatto da solo». Quando voleva arrendersi, c’era sempre qualcuno con lui. Un amico. Qualcuno che lo ha aiutato a scegliere di vivere.
Spero che, nella storia di Ava, anche tu riesca a trovare un po’ di quella speranza e quella resilienza che io ho visto in Marius.

 

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