Sonetti al veleno

Opera finalista al Premio 1 Giallo x 1.000 seconda edizione.
Primi del 1500, Ubeda, Spagna. Aquina Estrella de Barres, ebrea convertitasi al cattolicesimo, inseguita dalla Santa Inquisizione perchè considerata strega, deve improvvisamente scappare dal suo ultimo nascondiglio, un ex lebbrosario abbandonato, e si dirige con il proprio cavallo verso la città di Ubeda. Appena arrivata, decisa a mantenere comunque l'anonimato, s'imbatte in Frate Cesare che alla sua richiesta di asilo la raccomanda al vicino Convento delle Clarisse, nel quale viene accolta non senza sospetti. Per ricambiare l'ospitalità, Estrella si offre di sostituire la maestra del Coro, improvvisamente malata, scoprendo che Frate Cesare è assiduo frequentatore del Convento in quanto, in assenza di cerusici, è l'unico capace di curare i malati con le proprie erbe e le proprie ricerche medicamentose. La strana malattia della suora e la sua successiva morte dà inizio a una catena di morti avviluppate nel mistero, intorno alle quali indaga Frate Cesare con l'aiuto di Estrella. Iniziano in segreto le indagini scoprendo che ogni cadavere è accompagnato da un sonetto scritto su pergamena e lasciato nel luogo del delitto, che ne commenta la morte in modo sibillino.

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