L'adulatore

L'adulatore è un'opera teatrale in prosa in tre atti di Carlo Goldoni scritta nel 1750 e messa in scena per la prima volta a Mantova durante la primavera dello stesso anno con scarso successo. Si tratta di una delle 16 commedie nuove che l'autore si era impegnato a scrivere in un anno per l'impresario Girolamo Medebach. Per il tema, il commediografo veneziano trasse ispirazione da due precedenti lavori di autori francesi: Le Flatteur (1698) di Jean-Baptiste Rousseau e Le Méchant di Jean-Baptiste-Louis Gresset (1747).

Sigismondo è orgoglioso, libertino e avido di denaro al tempo stesso; e quest’ultima passione lo conduce alla rovina. Ha la bassezza di far diminuire le provvisioni della gente di servizio del governatore per aumentare il proprio guadagno. I domestici s’indirizzano a lui per riparare a questo danno. Son benissimo accolti, sono blanditi, accarezzati; ma nulla concludono. Questi disgraziati dunque fanno tra loro lega, e conoscendo bene l'autore della loro perdita, gridano vendetta. Si discorre subito di fucilate, di coltellate. Il cuoco prende l’impegno di avvelenarlo...

Carlo Goldoni (Venezia, 25 febbraio 1707 – Parigi, 6 febbraio 1793) è stato un commediografo, scrittore, librettista e avvocato italiano, cittadino della Repubblica di Venezia. Goldoni è considerato uno dei padri della commedia moderna e deve parte della sua fama anche alle opere in lingua veneta.
 

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