Sei sorelle del Novecento

Mio padre era partito per la guerra quando la mia sorellina più piccola aveva soltanto otto mesi, nel dicembre 1940 Prima di partire aveva preparato il presepio, come tutti gli anni, con il muschio vero, le montagne, il ruscello fatto con la carta stagnola, tanti pastori e paesaggi sullo sfondo. Un bel presepio. Poi aveva fatto venire due zampognari a suonare le nenie di Natale. A papà piacevano tanto le ciaramelle: forse gli ricordavano il Molise, dove aveva vissuto diversi anni da ragazzo.

Il diario storico-familiare di Ida Pinacci assume l’angolatura giusta per una lettura priva di sovrastrutture, riconsegnata alla semplicità dei fatti e dei comportamenti collettivi, mediati dalla dolcezza e dalla cruda verità delle life histories che lo compongono.  
 

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