Il Grande Pellegrinaggio

La sinossi della mia opera è molto semplice. Prima di ogni cosa sarebbe giusto precisare che il mio non è propriamente un romanzo storico ma penso che sia più giusto definirlo un saggio romanzato poiché è un saggio per quanto riguarda gli eventi e le situazioni salienti descritte, ma è un romanzo per quanto attiene ai dialoghi e alle particolari situazioni in cui agiscono i vari personaggi. Mi sono avvalso delle considerazioni personali fatte sul loro carattere, dedotto dalle ricerche fatte su ogni personaggio, per dare loro voce e deduzioni logiche nei vari contesti in cui li ho immaginati.
Il romanzo ha come titolo “IL GRANDE PELLEGRINAGGIO” ed è la storia della Prima Crociata dal momento in cui il 27 Novembre del 1095 a Clermont Ferrant il Papa Urbano II, alla fine del concilio ivi indetto, pronunciò il famoso discorso che diede inizio a quella vasta opera che portò l’Europa a mobilitarsi contro l’espansione islamica che dal Medio Oriente, minacciava di invadere l’Occidente.
La causa primaria di questa immane impresa fu la richiesta di aiuto che Alessio I Comneno, imperatore dell’impero d’Oriente, fece al Papa perché lo aiutasse a reclutare armigeri Franchi per rinforzare il suo esercito, molto provato e decimato, nel tentativo di contrastare l’espansione Musulmana che minacciava di travolgere la sua stessa capitale.
I più importanti capi storici, che hanno realizzato questa grande opera, sono seguiti passo passo nelle loro imprese, fino alla scomparsa fisica dell’ultimo della loro schiera.
La maggior parte della gente conosce i nomi di questi eroi che s’impegnarono in questo Pellegrinaggio Armato, come lo chiamò il Papa, ma io mi sono sforzato di dare corpo e vita ai loro sentimenti più reconditi, alle loro aspirazioni, alle loro attese e alle loro delusioni.
La prima e l’unica spedizione, nel vicino Oriente, che ottenne il più grande successo, le maggiori conquiste e il più alto risultato, politico e militare. Tutte le altre missioni che l’hanno seguita, negli anni successivi, non raggiunsero né completarono gli obiettivi che si prefiggevano, anzi, per la maggior parte dei casi, furono inconcludenti, disastrose e fallimentari.
Quelle che furono chiamate Crociate furono soltanto, a mio avviso, guerre di conquista coloniali, con tutte le conseguenze che tali conflitti generano.
Lo scontro tra i due mondi, quello Cristiano e quello Musulmano, ha prodotto odio, violenza e morte, disattendendo le intenzioni di chi ha generato tali movimenti. Cristo ha predicato l’amore verso il prossimo e Maometto ha decretato nel Corano, il rispetto per il popolo del Libro (La Bibbia).
Buona lettura.

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