Il cuore di Frankenstein

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Il cuore di Frankenstein
Autore
Antonella Di Luoffo Antonella Di Luoffo
Pubblicazione
09/12/2019
Valutazione
1
Categorie
Un mostro si aggira da vent'anni nella foresta bavarese. Si è allontanato dagli uomini ma di nascosto frequenta la biblioteca di Ingolstadt dove impara a conoscere il mondo, le arti e la mitologia greca dalla quale trae il nome che porta: Prometeus. Un giorno salva la vita a Karl Reinholdt, pioniere della chirurgia, che per questo decide di operarlo per cancellargli le cicatrici. A lui, dopo questa prima metamorfosi, rivelerà la sua identità.

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Elisa Santucci

Il cuore di Frankenstein di Antonella di LuoffoElisa Santucci

Coraggio, incoscienza, genialità: queste le caratteristiche della Di Luoffo che ha costruito un romanzo originale e avvincente dalle costole di un capolavoro. La sua scrittura è semplice, fluida e un po’ arcaica, come ben si addice ad un romanzo ambientato. Leggi tutta la recensione

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Antonella Di Luoffo

Presentazione del libro "Il cuore di Frankenstein" su Vox LibriAntonella Di Luoffo

Intervista di presentazione del romanzo Il cuore di Frankenstein a cura di Antonio Orlando su Vox Libri, in programmazione su Bom Channel, canale 68 del digitale terrestre. Le puntate sono disponibili anche sul sito: www.youtube.com/watch?v=_dXtRynM4wk&ab_channel=voxlibritv Leggi tutta la recensione

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Antonella Di Luoffo

"Un finale a sorpresa: Frankenstein 200 anni dopo" di Carmen McIntosh su www.partedeldiscorso.itAntonella Di Luoffo

Eravamo rimasti con il mostro di Frankenstein che si era dato fuoco dopo aver ucciso il suo creatore, Victor Frankenstein, il fidato amico dello scienziato Henry e la moglie Elizabeth, proprio durante la loro notte di nozze. Il romanzo di Mary Shelley è caratterizzato dal susseguirsi di una serie di disgrazie per mano del mostro, spinto dalla rabbia e dall’odio verso l’umanità che si era mostrata fin da subito crudele nei suoi confronti. Un capolavoro di fantascienza, primo nel suo genere e scritto per mano di una giovanissima Shelley, incoraggiata dal marito dopo una serata passata a raccontarsi storie di fantasmi in una notte piovosa. Il Frankenstein del 1818 prende ispirazione dal galvanismo, da William Godwin, dal sensismo di Locke; tuttavia, il romanzo di Antonella Di Luoffo si distacca da questa atmosfera buia e tormentata per rifugiarsi in una più contemplativa e pacata. Chi ero? Questa domanda mi ossessionava di continuo, e in risposta riceveva solo gemiti. – Frankenstein, Mary Shelley Il cuore di Frankenstein, edito da Eretica Edizioni, riprende la storia del mostro da prima che Henry Clerval ed Elizabeth morissero, rendendoli personaggi secondari ma con una certa importanza per la conclusione della storia. Il mostro di Frankenstein fa la sua comparsa all’inizio, quando salva un nuovo dottore, Karl, che diventerà per noi il nuovo Victor e salverà Frankenstein dalla sua condizione. Il romanzo prosegue quindi con l’instaurarsi di un’amicizia profonda e allo stesso tempo delicata tra Karl e il “nuovo” mostro che, finalmente, mostro non è più. Dopo una lunga operazione e segreti svelati, il mostro può finalmente avere una faccia e un corpo “umani”. Continuerà però a non avere un nome; sarà sempre e solo il mostro, il demone, la bestia. Essere resuscitato dal mondo dei morti non ti dà il diritto di avere anche un nome. Nonostante la vita pacifica che stava finalmente vivendo. il mostro decide comunque di andare da Victor e pagare le conseguenze delle sue azioni – che scopriremo solamente verso la fine essere false. Guardi ogni tanto le cime dei monti intorno a te? […] Da domani scegline una e contemplala ogni mattina. Contemplala in silenzio. E una quiete si impossesserà del tuo cuore, dandoti la forza di affrontare le tempeste della tua esistenza. L’incontro tra Victor e il mostro non è dei migliori: la follia dello scienziato torna a tormentarlo e richiama in campo il suo migliore amico Henry, che nel frattempo aveva portato Elizabeth in Tirolo per salvarla dagli squilibri del marito, facendole condurre una vita eremitica ma tranquilla. Del mostro se ne occupa Henry, con l’aiuto di una congregazione dall’aspetto religioso ma dall’animo malvagio. La congregazione tortura il povero mostro, ma arriverà un giovane amico, Raffaele, a salvarlo. Il romanzo prosegue verso una fine drammatica ma con un piccolo barlume di speranza. Al contrario del romanzo madre, questo romanzo è figlio del suo tempo. Il mostro non viene dipinto più come un mostro, ma come un essere gentile alla ricerca di qualcuno che non lo disprezzi ma lo accetti semplicemente per ciò che è. È un romanzo che si basa sull’accettazione di sé e del prendersi le proprie responsabilità, affrontando ogni ostacolo e ogni problema a testa alta. C’è un segreto, però, che cambierà completamente le sorti del romanzo e ci farà capire molto di più la psiche del mostro di Antonella. La scrittura è pulita, ricercata ma allo stesso tempo semplice. Alterna poesia e pagine di diario alla narrazione in terza persona della storia. Il ritmo è lento, non vuole concentrare gli eventi nelle prime pagine ma riesce a offrire pian piano una scoperta alla volta al lettore, facendogli scorrere le pagine per saperne sempre di più. Man mano che ci si avvicina alle pagine finali, lo stile diventa sempre più drammatico e concitato. Gli eventi si susseguono velocemente e bisogna prestare attenzione a ciò che succede, per non perdere nessun dettaglio della storia. Rimane tuttavia un punto in comune con il romanzo di Mary Shelley: il fuoco. Per saperne di più, però, vi consiglio la lettura di questo romanzo. Leggi tutta la recensione

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Antonella Di Luoffo

Il cuore di Frankenstein, Antonella di Luoffo - Recensione su www.ilmondodisopra.itAntonella Di Luoffo

Oggi si dice che sia la giornata più triste dell'anno essendo il terzo lunedì di Gennaio ed egoisticamente credo proprio che sia così, in quanto lasciare andare Il cuore di Frankenstein (di Antonella Di Luoffo edito da Eretica Edizioni) non è stato facile; avete presente quando un libro vi prende a tal punto che si ha quasi la voglia di rimandare sempre la fine della lettura pur di non finirlo? Con il cuore di Frankenstein è successo esattamente questo; ho rimandato la fine, ho cercato di prolungare la lettura pur di non finirlo, pur di averlo sempre con me. Frankenstein è il mostro creato dalla penna di Mary Shelley in un momento molto particolare della sua vita e da allora la creatura, il mostro fatto di morte è stato il personaggio che ha creato paura e terrore nella storia dell'uomo. Parecchi sono stati i film e i romanzi ispirati a questo personaggio, ma trovare il prolungamento della storia, come se a scriverla sia in effetti Mary Shelley, non è facile; eppure la penna di Antonella Di Luoffo, ci trasporta in un attimo nell'Ottocento davanti a quella creatura confondendo quasi le due autrici, trovando in Antonella la degna ereditiera della pura creatività di Mary Shelley. Il cuore di Frankenstein nonostante contenga poco meno di duecento pagine, è la prova di come un piccolo volume possa contenere in realtà una forza sorprendente. Antonella Di Luoffo non solo continua la storia della creatura portandoci un finale alternativo, ma ci trasporta all'interno dell'anima degli stessi personaggi facendoci apprezzare il lato psicologico e drammatico degli eventi. Mentre la storia continua pagina dopo pagina, lo stesso Prometeus sembra spingerci piano piano sempre più in profondità, mostrandoci quell'introspezione psicologica che a stento un romanzo di narrativa, un romanzo gotico potrebbe creare. Io, essere mostruoso, demonio, cavia sperimentale, senza storia, senza radici, senza famiglia, invece, non rivelerò nulla, te l'ho promesso. Tra un'agonia e l'altra, tra un tormento e l'altro, attendo il tuo ritorno. Lo attendo e lo spero ardentemente. La scrittura di Antonella Di Luoffo è ricca di minuziosi dettagli che rafforzano la potenza delle parole con una prosa quasi poetica che sembra ricordare la malinconia e quel brivido di terrore della scrittura di Edgar Allan Poe. E' la stessa narrazione che ci trasporta a continuare la lettura pagina dopo pagina, che ci accompagna a scoprire Prometeus e il suo bisogno di riscatto, il bisogno della sua metamorfosi. La paura viene schiacciata dalla meraviglia e se pur l'ambientazione è cupa e densa di brividi da accapponare quasi la pelle, la bellezza delle immagini create nella nostra mente, la malinconia dei discorsi e delle riflessioni dei personaggi, farà si che qualsiasi tipo di sensazione venga subito cancellata. La condusse sulla cima della vetta più alta. Là dove ella aveva desiderato andare. Là dove la sua anima avrebbe dimorato nella bellezza maestosa del mondo, godendo finalmente della pace eterna. La prosa onirica ci permette di assorbire completamente il tormento del nostro protagonista facendoci immaginare davanti a quella creatura e al bisogno di salvarla. L'atmosfera e i dialoghi pervadono completamente il nostro animo di un tepore che egoisticamente vorremmo non far finire mai, come se Antonella di Luoffo non scriva solo parole, ma marchi fatti di fuoco sulla pelle. Il cuore di Frankenstein è una lettura che trasporta come foglie nel vento ed è impossibile non lasciarsi andare. Un romanzo complesso, un romanzo ricco, un romanzo pieno. Leggi tutta la recensione

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Antonella Di Luoffo

“Il cuore di Frankenstein” di Antonella Di Luoffo, Eretica. A cura di Alessandra MicheliAntonella Di Luoffo

L’eterno delirante sogno che fece il dottor Victor è quello che perseguita ogni uomo. Lo illude e lo seduce promettendogli il posto che sente di meritare nell’enneade delle divinità. E’ questo il nostro maggior desiderio nato da una frase quasi buttata a caso che ci rende partecipi della stessa sostanza divina facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza. E cosi l’essere umano, cosi fragile difronte alla grandezza di ogni divinità si sente defraudato della sua eredità più importante creare la vita con un soffio divino, con un respiro capace di animare la materia inanimata. E tutti si sono chiesti la natura di quel sospiro. Cosa sarà mai? Energia pura? Una sacra parola? O semplicemente una forza simile all’elettricità? Ecco il sogno di Franskentein, creare l’uomo dal caos informe, dare la vita e non solo toglierla, perché finora di divino all’uomo resta soltanto un istinto omicida che sa di invidia e di frustrazione. L’uomo sogna da sempre il miracolo che fa trascendere un anima, una coscienza dalle regioni superiori dell’iperuranio. Quindi Franskentein è un po’ il figlio di tutti noi, di quelle fantasticherie chiuse del cuore, e che riemergono nelle ombre di una notte che ci accoglie come madre amorevole. Ma la storia del prometeo si infrange laddove inizia. Abbiamo solo un mostro e il suo creatore che debbono sfidarsi in un magistrale atto finale. Ma alla nostra Mary interessava solo l’attimo della creazione, l’attimo in cui il confine tra uomo e dio verrà infranto. L’istante in cui un corpo composto di parti morte inizia a vivere, forse pensare e riflettere i peggiori istinti umani. Ma è davvero cosi? Franskentein o prometeo come narrava emblematico il primo titolo del testo della Shelley è davvero un ammasso di parti materiali mosse quasi per una assurda coincidenza? Quello che ogni lettore, ogni sognatore si chiede è se la vita viene creata e vita non solo movimento anche la coscienza del “mostro” è stata stuzzicata da quell’energia che lo ha animato? Il cervello, la primigenia sede dell’anima è solo un ammasso tecnologico o vive come vive il nostro capace di creare la realtà e di dare forma e nome al mondo? Nel cuore di Franskentein tutto viene svelato. In un atmosfera gotica, che nasce e cresce con la poesia autentica dei sepolcri foscoliani, con l’amore che si sposa alla morte, Prometeo racconta la sua storia, dal suo punto di vista illuminando i lati oscuri di una vicenda che, inutile negarlo ci affascina e ci terrorizza al tempo stesso. Prometeus è un angelo. Un angelo costretto a camminare in terra, vittima di intrighi e di oscene mostruosità, ma capace di redimersi grazie a una strana attitudine che era nostra ma ci è stata strappata dal quotidiano: la dolce empatia della compassione. Franskentein non è più mostro dell’antro buio di noi stessi. Ha paura, odia e forse ama con tutto se stesso. Odia il suo volto che non riflette la sua intricata anima. Rinnega la mostruosità dei lineamenti perché il suo cuore canta una canzone diversa, dai tratti luminosi, dalle note eleganti e nostalgiche. In fondo è una creazione di un pensiero ardito e eretico nato da una ossessione che ha il nome Victor. Ma la sua identità non è reale perché concessa dalla paura che ci invade nei confronti dell’altro. E solo quando gli occhi di chi lo guarda si accenderanno di compassione, ancora questa parola arcana, Franskentein lascerà il posto a Prometeus. Divenendo la creatura più perfetta e celestiale che un libro ha mai rivelato. Esso da morte e distruzione, da orrore e grida, diviene amore, luce e..vita. Un libro che non è facile dimenticare dove il vero unico mostro è la completa assenza di consapevolezza del se. Senza la capacità di nominarci prima di essere nominati, non possiamo mai avere la felicità e sopratutto l’eternità che ci spetta. Leggi tutta la recensione

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Antonella Di Luoffo

La recensione de “Il cuore di Frankenstein” di Arianna Venturino su www.onlybookslover.itAntonella Di Luoffo

RECENSIONE Geniale, semplicemente geniale. Antonella ci porta alla scoperta di una sorta di seguito dell’acclamato romanzo di Mary Shelly “Frankenstein”. Se tutti noi prima eravamo abituati alla classica storia di Frankenstein, la brillante penna di Antonella Di Luoffo ci sconvolge le idee e ci porta in un “sequel” che sembra proprio scritto da Mary in persona. Dall’ambientazione ai personaggi, l’autrice ci porta nel fulcro del libro originale facendoci scoprire altri elementi sul mostro e facendoci scoprire il vero e proprio cuore di Frankenstein che diventa Prometeus. Un libro dalle sfumature tetre ma alla scoperta dei sentimenti, dalla prima all’ultima pagina. Guarderemo Frankenstein con altri occhi, tiferemo per lui e nella nostra mente scatterà un meccanismo automatico che ci farà vedere la storia originale con altri occhi. Gli occhi di chi dopo aver letto “il cuore di Frankenstein” si sente più completo, si sente più appagato. Genialità, scorrevolezza, sentimento, tecnica. Tutte caratteristiche che contraddistinguono la nostra Antonella. Mi complimento ancora con lei e vi invito a leggere questa fantastica storia! Leggi tutta la recensione

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Antonella Di Luoffo

Recensione di Leonardo Di Lascia su https://thrillernord.itAntonella Di Luoffo

Recensione Qui ci troviamo di fronte all’esperimento dell’esperimento. L’autrice Di Luoffo ci mette davanti una storia letta e riletta, vista e rivista ma reinterpretata e con un finale diverso. Un lavoro non scontato e oserei dire geniale. Un libro che non ci racconta solo una storia ma ci porta nel cuore e nella mente dei personaggi, facendoci conoscere un lato della storia tenuto sempre oscuro. Prometeus ci fa toccare con mano la sua psiche e ci guida in un viaggio interiore molto coinvolgente. Lo stile della scrittrice è fluido, senza disdegnare di raccontarci i particolari, la narrazione ricca di fascino porta il lettore in un’ambientazione gotica, catapultandolo in un’altra dimensione. La Di Luoffo ci regala un testo innovativo e intrigante, consigliata la lettura a chi vuole rivivere un classico in una chiave diversa. Complimenti. Leggi tutta la recensione

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Antonella Di Luoffo

Il cuore di Frankenstein - presentazione radio DueMinutiUnLibroAntonella Di Luoffo

Presentazione del libro Il cuore di Frankenstein nella trasmissione "Due minuti un libro" su varie emittenti radiofoniche italiane, in programma a partire dal mese di agosto. Leggi tutta la recensione

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