Stagione di pianto

L’accorata e misteriosa lettera spedita dalla comunità di recupero dove Marco sta combattendo contro la tossicodipendenza, stravolge la vita privata della madre e della sorella. Il romanzo, il cui suggestivo e spietato filo conduttore è la spasmodica ricerca dell’essenza smarrita, interpreta con aspetti di cruda realtà l’itinerario imperfetto di un modo di vivere non del tutto limpido, vissuto tra amore materno e persistente inganno spirituale. A subire gli effetti più crudeli è Marco che, avvertendosi ancora stregato dalla malefica sostanza stupefacente, è costretto a fronteggiare con forze impari il demoniaco incubo. Incoraggiato da Alessio, Marco s’impone di dimostrare quanto ambizioso affetto nutre ancora per la donna che gli ha donato la vita e con la quale ha diviso felicità e dispiaceri. Spronato a incontrarla ricerca la giusta sintonia con la madre tuttavia la sera antecedente l’atteso colloquio, rifiuta il contatto. Infierendo contro se stesso e contro la sprezzante luna, sparisce ancora una volta dalla comunità lasciando nello sconforto Alessio e i compagni che, coordinati dai responsabili della comunità, subito si mettono alla sua ricerca.

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