L'UOMO CERVO

Anno 997 dell’era di bronzo. Tra gli ulivi, una fanciulla di dodici primavere è intenta ad indagare i segreti della natura; all’improvviso sente chiamare il suo nome: ― Celeste! ― È la voce inconfondibile di suo padre che non vede da tre anni, si rincorrono ed il loro abbraccio diventa un perfetto connubio come tra cielo e terra. ― Padre, perché vi chiamano ‘Guardiano Supremo’ e ‘Reggente della Casa Fuoco’? ― Yossef è disposto a raccontarle ogni cosa a suo tempo. Mentre da una parte riordina oggetti magici nel suo ‘Gran Salone’, dall’altra è intento a trascrive le ‘Memorie d’Oriente’ di un semplice - ma peculiare - viaggiatore che voleva tornare a casa.

L’esperienza esistenziale del diventare adulti è vissuta come un passaggio fondamentale in tutte le culture, tanto da essere ritualizzata in molti casi ancora oggi. Ciò si può comprendere all’interno del processo maturativo delle persone. A tale scopo l’autore in quanto Filosofo, Teologo e Pedagogo, ripropone in chiave neo-mitologica il cammino verso le ‘Virtù Umane’ con la lente di ingrandimento posta sulle connessioni tra gli esseri viventi di ogni specie. L’autore si domanda: Possiamo recuperare qualcosa di prezioso dagli istinti, per essere persone più autentiche? Attraverso questa Novella Fantasy, Danilo Sacchetti scruta ‘il mito di sé’ del quale ognuno di noi è dotato e lì, nella storia personale carica di simboli e codificazioni, fa intravedere il cammino che ci fa essere autenticamente umani.

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