PUTTANPOP : Una bella trama, ironica, divertente e sopra le righe

Un tuffo nel mondo dei fumetti sexy anni '80!

I fumetti sexy degli anni settanta hanno lasciato un segno nell’immaginario collettivo. Erano quasi sempre incentrati su personaggi femminili sensuali e disinibiti e giocarono un ruolo fondamentale nell’evoluzione dei costumi sessuali italiani. Molti di questi fumetti furono, peraltro, realizzati da ottimi autori che affrontarono diversi generi, dall’horror al poliziesco, dal fantasy al comico e così via. A volte alcune sexy eroine si ispiravano ad attrici o cantanti famose e Puttanpop è in linea con quella tradizione. Oggi questo genere è ritornato grazie alla casa editrice Annexia che sta riproponendo in chiave moderna personaggi come Zora, Lucifera e così via. Ma non si deve trascurare l’ambito del web. Il blog Zero in Condotta, in particolare, sta offrendo l’opportunità a tanti appassionati di leggere svariati episodi delle serie sexy più significative e ha avuto il merito di coinvolgere molti fan di quel leggendario periodo creativo. Tra i tanti si sono distinti Marcus Daice (socio del blog Zero in Condotta, fondato nel 2000 dalla bravissima Tippy Conte) e Mario Borgia ( autore negli anni '80 di numerosi fumetti sexy ) che hanno deciso di autoprodurre un fumetto dal titolo irriverente, Puttanpop, appunto.

Il primo episodio è acquistabile su eBay e, come si può intuire facilmente, la protagonista si rifà nelle fattezze alla celebre Madonna. In tal modo, Daice e Borgia hanno ripreso la voga delle eroine disinibite ispirate a figure reali dell’immaginario popolare. In questa storia, la cantante si chiama Lucky Star (omaggio a una delle canzoni più famose di Veronica Ciccone), è sposata con un attore che è la controfigura farsesca di Sean Penn e sta ottenendo un incredibile successo. La sua casa discografica, però, è gestita da una famiglia di mafiosi e per giunta il marito di Lucky ha debiti di gioco proprio con loro. Nel corso della luna di miele, la vita della coppia diventa un inferno. I boss, infatti, minacciano l’uomo, pretendendo il pagamento del debito, e Lucky, dal canto suo, è costretta ad affrontare brutte situazioni, anche perché vorrebbe ritirarsi e questo, ovviamente, non fa piacere ai suoi superiori.

Marcus Daice delinea una bella trama, ironica, divertente e sopra le righe, puntando su atmosfere da film poliziesco. Nella storia non mancano sequenze caratterizzate dal sesso torrido ed esplicito, com’è giusto che sia in prodotti del genere, ma queste non costituiscono, comunque, l’elemento preponderante. La trama, in effetti, è solida e Daice realizza davvero un ottimo noir, riuscendo, peraltro, a rievocare in maniera accurata l’atmosfera dell’America anni ottanta. Ci sono, infatti, riferimenti alla famiglia mafiosa dei Gambino, al procuratore Rudolph Giuliani e a tanti altri protagonisti delle cronache giudiziarie di quel periodo. Inoltre, Daice affronta il tema del crimine organizzato che controlla il mondo dello spettacolo con esiti interessanti. Testi e dialoghi sono curati e incisivi e i personaggi sono ben descritti. Mi suscita solo qualche perplessità il marito di Lucky Star, presentato come un uomo troppo debole e ingenuo (nella realtà, Sean Penn, a quanto si vocifera, non è proprio una mammoletta), ma nel complesso il suo è un buon lavoro. I disegni di Mario Borgia sono funzionali e dettagliati e si collegano alla gloriosa tradizione del fumetto popolare italiano, un po’ alla Bonelli, per intenderci. Riesce a raffigurare con maestria la sensualità e la carica erotica di Lucky Star e caratterizza egregiamente gli altri personaggi.

Questo fumetto, quindi, è un esperimento interessante e va tenuto d’occhio.

Ora attendiamo con trepidazione il secondo episodio.

Sergio L. Duma

Sergio L.Duma

Commenti alla recensione

Marcus Daice Grazie mille Sergio per la tua splendida recensione. Un caro saluto

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