Le Origini della Magia Sessuale: Un viaggio alchemico dentro le fondamenta del Potere
- Autore
- NERA LUCE Nera Luce
- Editore
- Edizioni Black Diamond
- Pubblicazione
- 28/02/2020
- Categorie
Questo imponente testo è un viaggio dentro le cavità della Terra, alla ricerca delle Origini della Magia Sessuale.
Il sogno lucido e la dimensione onirica, come il lettore avrà modo di cogliere, sono metastasi di ancoraggio fondamentali di tutta l'Opera, momenti apicali di adesione con i diversi mondi e livelli di informazione in essi contenuti, serbatoi di memorie metafisiche di valore fondamentale.
Il testo si muove usando come strumenti esplorativi privilegiati, i processi di analisi metafisica di dimensioni non umane entro cui il sentire evolve nella tensione tra “morte come amante e sesso quale aspirazione al divenire”, diventando uno dei territori privilegiati di sperimentazione.
Emergono attraverso le trame delle pagine, le strutture di processi evolutivi di una epistemologia del sacro dipanatasi fin dalla prima infanzia, nel successivo corso di circa 25 anni, in un processo attraverso il quale va raffinando il Logos nella traspirazione progressiva ed inevitabile del suo afflato Daimonico.
Cercando di ripercorrere, attraverso i rimandi autobiografici, l’unicità abissale di un percorso nelle sue più intime sfumature, emerge come la singolarità dell’esperienza individuale si ricolleghi in più momenti alla possibilità di apertura all’universalità delle dinamiche di cui tale esperienza reca al contempo rivelazione e memoria.
Ogni sfaccettatura della narrazione risuona nell’assoluta pervasività con cui l’esistenza delle trame sostanziali ed eterne del piano magico, non si limitano alla funzione di parentesi funzionale ad uno scopo, ma rappresentano una condizione esistenziale fondante.
Trapela nell'Opera, inoltre, attraverso l’equilibrio esibito nel testo tra la concettualizzazione pura e il resoconto autobiografico, l’afflato magico che sostanzia tutta la narrazione, componendosi così una sorta di “sistema epistemologico”, la cui struttura va consolidandosi lungo i processi ciclici del tempo.
Un opera rara, dalla profondità straordinaria, e dal magnetismo catartico.
“I significati infatti, al pari del tempo non procedono linearmente, e in questa danza spiraliforme che assume il flusso magmatico del divenire, alcuni ritorni, dopo aver ripercorso al contrario i viatici dell’essere, restituiscono pregnanza al valore di un momento proprio perché nel mezzo tra gli stati sono andati incontro ad una profonda metamorfosi.”
(Nera Luce)
Il sogno lucido e la dimensione onirica, come il lettore avrà modo di cogliere, sono metastasi di ancoraggio fondamentali di tutta l'Opera, momenti apicali di adesione con i diversi mondi e livelli di informazione in essi contenuti, serbatoi di memorie metafisiche di valore fondamentale.
Il testo si muove usando come strumenti esplorativi privilegiati, i processi di analisi metafisica di dimensioni non umane entro cui il sentire evolve nella tensione tra “morte come amante e sesso quale aspirazione al divenire”, diventando uno dei territori privilegiati di sperimentazione.
Emergono attraverso le trame delle pagine, le strutture di processi evolutivi di una epistemologia del sacro dipanatasi fin dalla prima infanzia, nel successivo corso di circa 25 anni, in un processo attraverso il quale va raffinando il Logos nella traspirazione progressiva ed inevitabile del suo afflato Daimonico.
Cercando di ripercorrere, attraverso i rimandi autobiografici, l’unicità abissale di un percorso nelle sue più intime sfumature, emerge come la singolarità dell’esperienza individuale si ricolleghi in più momenti alla possibilità di apertura all’universalità delle dinamiche di cui tale esperienza reca al contempo rivelazione e memoria.
Ogni sfaccettatura della narrazione risuona nell’assoluta pervasività con cui l’esistenza delle trame sostanziali ed eterne del piano magico, non si limitano alla funzione di parentesi funzionale ad uno scopo, ma rappresentano una condizione esistenziale fondante.
Trapela nell'Opera, inoltre, attraverso l’equilibrio esibito nel testo tra la concettualizzazione pura e il resoconto autobiografico, l’afflato magico che sostanzia tutta la narrazione, componendosi così una sorta di “sistema epistemologico”, la cui struttura va consolidandosi lungo i processi ciclici del tempo.
Un opera rara, dalla profondità straordinaria, e dal magnetismo catartico.
“I significati infatti, al pari del tempo non procedono linearmente, e in questa danza spiraliforme che assume il flusso magmatico del divenire, alcuni ritorni, dopo aver ripercorso al contrario i viatici dell’essere, restituiscono pregnanza al valore di un momento proprio perché nel mezzo tra gli stati sono andati incontro ad una profonda metamorfosi.”
(Nera Luce)
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