Nulla si perde

Un romanzo malinconico e dolente, a tratti cupo, su vite tritate da una società che non perdona gli errori ma che, nonostante ciò, non perde la bussola della speranza, di una possibile ripartenza.

Said, quindici anni, ragazzo di banlieue picchiato a morte durante un controllo di polizia. Il suo volto che riemerge dal passato, a dieci anni dall’omicidio, dai graffiti tracciati sui muri e subito ricoperti. Inquietudini private e pubbliche che si sommano, distruggendo le vite dimenticate di questo piccolo sobborgo di provincia. L’episodio di violenza avvenuto tanto tempo prima, innesca il vortice di vendetta che travolge le vite di Mattia, 11 anni, una famiglia difficile alle spalle e un presente senza prospettiva, Gaby, che tenta il suicidio ossessionata da quella morte di cui conosce il responsabile, Thomas, protetto dalla gerarchia, che non avrebbe dovuto trovarsi lì. E ancora Siham, Gina, Zé… piccole vite sconvolte da una tragedia inaccettabile. Un romanzo nero e duro, dove le vittime non sono meno dei colpevoli.

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