Le mie Stories (narrativa)

La nostra storia comincia con due genitori davanti a un tema scolastico:
"Ho letto il tema, ma tu da grande non volevi fare l'astronauta"
"Ho cambiato idea, ora voglio fare l'Instagrammer!"
"Ma eri così sicuro..."
"Ero sicuro, anche, che da grande avrei fatto il drago. Ora sono cresciuto, e voglio fare l’Instagrammer"
Davanti a una logica tanto inattaccabile, ai genitori del piccolo Daniele non resta che sceglie se frustrare le ambizioni con un netto “NO” o fornirgli gli strumenti per crescere e realizzare le sue aspirazioni, in questo caso la fotografia (magari sperando di riportare tra i favoriti l’opzione drago o astronauta con un po’ di duro lavoro): così iniziano le lezioni con mamma e papà al sabato mattina presto (proprio l’ora dei cartone animati), la visione di documentari sui grandi fotografi naturalistici e così via. Tutto questo esplorare la fotografia, lungi dallo scoraggiare il nostro Daniele contagia i suoi amici Sunan (che si pronuncia SOO-nan, guai a sbagliare, è suscettibile su queste cose), Vani (detta Vulcano) e Doriano (con il Ph. su Instagram). Con loro nasce il club di fotografia Vivian Mayer (il nome lo ha scelto Vani) in cui possono entrare solo ”SOLO GLI AMICI VERI E GLI AMANTI DELLA FOTOGRAFIA” e la cui merenda ufficiale è “LA TORTA AL CIOCCOLATO, o la mousse di mango se proprio la torta non fosse disponibile…” ma sopratutto NIENTE INSTAGRAM PRIMA DEI 13 ANNI. Il club scopre, sperimenta e gioca, i nostri piccoli fotografi migliorano a vista d’occhio, tanto che Daniele vince il primo premio al concorso della biblioteca con l’opera “Desiderio impossibile”: foto di un cane che guarda intensamente un panino alla coppa che non potrà avere (il tutto su un “drammatico” sfondo di tovaglia a quadretti rossi). Purtroppo durante la premiazione Doriano si fa un selfie con il premio dell’amico e lo posta su Instagram, rubando così la gloria al legittimo proprietario. Il tradimento dell’amico e la consapevolezza che la fotografia può essere usata anche per dire bugie mettono a dura prova il nostro Daniele. Per fortuna la mamma, con l’aiuto di Sunan e Vani con il suo cugino Padreep porteranno alla luce la verità. Smascherato anche Doriano deciderà che la fama rubata non vale un club di amici. Un libro che affronta temi difficili come i social e il linguaggio fotografico in modo divertente e consapevole. grazie anche all’esperienza dell’autrice che, quando non fa libri per bambini, si occupa di didattica dell’arte e dei nuovi media.
All'interno del libro dei link di approfondimento

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Recensioni e articoli

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Elisa Santucci

Le mie stories di Benedetta FrezzottiElisa Santucci

Ne consiglio sicuramente la lettura accompagnati magari dai genitori; può essere d’aiuto anche agli educatori nell’approccio a divieti difficili, in quest’epoca in cui i piccoli sono bombardati da troppi impulsi esterni , sicuramente non adatti alla loro giovane età. A volte un divieto può essere salutare, ma la differenza la fa sicuramente l’approccio e la motivazione con cui un genitore devia l’interesse del bambini verso strade più adatte al loro percorso di crescita. Leggi tutta la recensione

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