Solo danni collaterali

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Solo danni collaterali
Autore
Pier Bruno Cosso
Pubblicazione
28/05/2020
Valutazione
1
Categorie
Un giudice prende di mira un medico professionalmente serio e corretto, e fa saltare per aria tutta la sua vita. Sembra incredibile, ma quella raccontata da Cosso è una storia vera, che segue in presa diretta la discesa di una persona onesta in un inferno giudiziario. Di fronte ci sono due mondi che si scontrano: un magistrato in delirio di onnipotenza, e la sua vittima occasionale. Ma il prezzo altissimo dell'ingiustizia lo paga solo il perseguitato incolpevole, perché il giudice in Italia non è perseguibile per il suo cattivo operato. La vicenda, ambientata in Sardegna nel periodo attuale, inizia col protagonista che viene buttato giù dal letto all'alba di un sabato mattina e subisce una lunga perquisizione, senza spiegazioni e senza rispetto. Privato della libertà, del lavoro, dello stipendio, e infine degli affetti familiari, il medico, aiutato da un'amica giornalista, si lancia in un'indagine serrata per comprendere l'origine delle accuse infondate di cui è fatto oggetto. In questo romanzo, se le vicende giudiziarie sono ispirate alla realtà, i risvolti umani, gli amori e le passioni sono di pura invenzione, così come i nomi e i luoghi, che sono di fantasia e non possono essere attinenti alle persone reali, se non per pura casualità. Cosso ha saputo costruire una storia drammatica, scavando nel profondo dell'animo umano. Più che una critica serrata alle nostre strutture giudiziarie, la vicenda narrata vuol lanciare un grido d'allarme verso un sistema senza difese immunitarie.

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Elisa Santucci

Solo danni collaterali di Pier Bruno CossoElisa Santucci

Quando ci si accosta alla lettura di una vicenda realmente accaduta, non si può fare a meno di instaurare con i personaggi una sorta di profonda empatia. Quantomeno è ciò che capita a me. Ho avvertito, quasi sotto pelle, tutte le angosce, le paure, le delusioni. Ho percepito l’indignazione, lo sgomento, la rabbia. Sono divenuta consapevole del fatto che tutti, indistintamente, potremmo finire nella macchina giudiziaria impazzita, attivata da una mina vagante, che può fare di un potere conferitogli, uno strumento subdolo da utilizzare per perseguire i propri fini, infimi e diabolici. Tanto, ahimè, restano immuni dal pagare le loro malefatte. Leggi tutta la recensione

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