Il filo teso

La storia si svolge nel tempo presente, in un paese di fantasia situato in Toscana: Setriano.
Paolo, Sara e i loro due figli Niccolò ed Ester, si trasferiscono a Setriano perché la casa in cui vivevano, di proprietà dello zio di Paolo, è stata pignorata. Paolo era stato allevato da zio Massimo e zia Letizia dopo la morte dei genitori in un incidente stradale quando aveva undici anni.
Il padre di Sara, Luciano, ha acquistato una villa costruita agli inizi del novecento e, dopo averla ristrutturata, ne ha ricavato tre appartamenti in uno dei quali vivono Paolo e la sua famiglia. Uno degli altri é abitato saltuariamente dai genitori di Sara, mentre il terzo è destinato a essere affittato.
La villa si trova fuori dall’abitato del paese.
Gli unici vicini di Paolo e Sara sono gli anziani coniugi Ansaldi, Giorgio e Caterina, che abitano la vecchia casa colonica prossima alla villa, nella quale, per molti anni, avevano condotto un allevamento di maiali.
Dopo pochi giorni dal loro arrivo, Paolo e Sara fanno la loro conoscenza. Fin dal primo incontro Giorgio si dimostra un uomo poco cerimonioso, brusco nei modi. Racconta a Paolo di essere nato in quella colonica e di essere rimasto sorpreso dal fatto che qualcuno si fosse preso la briga di rimettere in sesto la villa che ai suoi occhi era “morta” dopo così tanti anni che era disabitata. Giorgio confida a Paolo di essere stato colpito dalla somiglianza di Niccolò con Pietro, il suo amico d'infanzia, figlio dei vecchi proprietari della villa.
Paolo rimane turbato dal modo in cui Giorgio gli parla del passato.
Nei giorni successivi al trasloco si verificano alcuni incidenti domestici che Paolo, spaventato, cerca di spiegarsi in modo logico incolpando la sua difficoltà di ambientarsi in campagna. Anche Niccolò, che gli somiglia molto, sembra avere difficoltà ad accettare il trasferimento.
Paolo decide di sistemare la vecchia rimessa, posta sotto la villa, di fronte al giardino, nella speranza che ciò lo aiuti a prendere confidenza con la nuova casa. Vorrebbe trasformare quel luogo nella stanza dei giochi di Ester e Niccolò. Lo stanzone è pieno dei vecchi mobili della villa per lo più tarlati e rovinati. La seduta di una cassapanca si rompe proprio sotto il peso di Paolo. All’interno sono accatastati vecchi album di foto. Ne prende alcuni e comincia a sfogliarli. Trova anche dei disegni, molto scolastici, frutto evidente della mano di un bambino. Paolo ne rimane subito affascinato. E' come ritrovarsi immerso nella vita della villa sessant'anni prima.
Col passare del tempo aumenta la confidenza con Giorgio e Caterina. Ester e Niccolò si recano spesso da loro per giocare con Alaide, uno dei cani che i due anziani tengono con loro. Niccolò è molto attratto invece da Pandemonio, il cane da difesa che Giorgio tiene legato durante il giorno. Una sera anche Paolo nota l'attrazione del figlio nei confronti del cane. I due sembrano studiarsi e annusarsi reciprocamente. Paolo teme che possa accadere qualcosa di brutto ma Giorgio gli suggerisce di non intervenire. Così il vecchio racconta a Paolo di Pietro e di Salasso, il cane da difesa che teneva nel cortile quando era piccolo. "se Salasso fosse stato vivo, Pietro si sarebbe salvato".
Le parole di Giorgio turbano nuovamente Paolo e quella notte stessa cade in un sogno molto vivido. Un uomo dai capelli neri e lunghi lo guida all'interno della villa. Sembra che sia sul punto di accadere qualcosa e che l'uomo voglia parlargli ma Paolo non riesce a sentire niente. Quando il sogno termina Paolo si sveglia sulla terrazza della villa e ha la sensazione che qualcuno lo abbia condotto lì per davvero.
Il sogno, le parole di Giorgio e gli album di foto che Paolo sfoglia tutte le volte che torna nella rimessa, contribuiscono ad alimentare la sensazione che sia accaduto qualcosa di grave molti anni prima. Confessa a Giorgio le proprie sensazioni e in particolare il ritrovamento delle foto ma il vecchio non gli rivela niente e gli ordina di distruggerle.
Nel frattempo Karl, un giovane del Trentino, si presenta per affittare il terzo appartamento. Il ragazzo fa il dj in una discoteca di città ma ama vivere in montagna. I suoi modi sono gentili e, per quanto Paolo non sia convinto, Sara insiste che sia la persona giusta come inquilino.
Giorgio si dimostra più gioviale nei confronti di Paolo. Un giorno si presenta da lui per raccontargli la storia di Pietro. Chiede solo in cambio che Paolo bruci le foto. Giorgio racconta la triste fine di Pietro e di sua madre Clarissa, uccisi da Alvise, un bracciante venuto da fuori che dopo essersi dimostrato gentile e buono e aver ottenuto la confidenza della famiglia, si era invaghito di Clarissa desiderandola fino al punto di impazzire. Alvise era stato poi ucciso da Angelo, il padre di Pietro, accecato dall’ira.
Paolo rimane colpito dal racconto. Tuttavia non presta fede alla promessa fatta. Non distrugge le foto e i disegni. Anzi, da quel momento ne è ancora più ammaliato.
Intanto Karl entra sempre più in confidenza con Sara e i bambini, tanto che la sera di Halloween, prepara una piccola caccia al tesoro per condurre i bambini ai dolcetti nonostante lui sia in discoteca a lavorare. Niccolò ed Ester, però, accanto ai dolcetti, trovano un coniglio imbalsamato squartato e poco dopo, tornati a casa Ansaldi, un gruppo di ragazzini vestiti da scheletri li terrorizza.
Paolo è convinto che sia stato Karl a fare il macabro scherzo del coniglio ed è deciso a mandarlo via, ma la confessione di uno dei ragazzini di essere stato il responsabile dello scherzo, impone a Paolo di fare marcia indietro.
Paolo si rifugia sempre più spesso nella rimessa. Invece di impegnarsi a sistemarla, trascorre ore a osservare le foto. In una di esse riconosce in Angelo l’uomo che, nel sogno, lo aveva condotto dentro la villa. La sua mente comincia a credere che ci sia un filo che lega la storia di Pietro e della sua famiglia con la sua. Si convince sempre di più che Karl stia insidiando Sara come Alvise aveva fatto con Clarissa.
Per questo Paolo decide di sapere tutto della tragedia avvenuta sessant’anni prima. Da alcuni articoli di giornale dell'epoca scopre che la storia era andata diversamente da come gli aveva fatto credere Giorgio. Non era stato Alvise a uccidere Pietro e Clarissa. Alvise e Clarissa avevano iniziato una relazione clandestina e Angelo, accecato dalla gelosia, li aveva uccisi entrambi e con loro anche Pietro.
La scoperta sconvolge la mente di Paolo. La sua alienazione cresce di giorno in giorno rafforzata dalla convinzione che lui sia destinato, come Angelo, a vendicare la gelosia che lo sta consumando. Parallelamente si fa largo la comprensione, finora rimasta latente nel suo inconscio, che anche suo padre aveva fatto altrettanto e che l’incidente in cui era morto insieme con sua madre, fosse stato in realtà un omicidio/suicidio volontario.
Sara si accorge del cambiamento di Paolo e comincia ad averne paura. La vicinanza di Karl la fa sentire bene ma allo stesso tempo la induce a pensare di stare tradendo la fiducia di Paolo.
La tensione sale fino al punto in cui Paolo decide che è arrivato il momento di agire.
La sera in cui una storica nevicata si abbatte su Setriano, esattamente com'era accaduto sessant'anni prima, Paolo sente che è arrivato il momento di portare a termine il suo compito. Uscito dall'ufficio si dirige verso Setriano, ma prima di arrivare alla villa ha un incidente. Nella sua mente si compie l’immaginaria sequenza del suo arrivo alla villa e l’omicidio di Sara, Karl e i bambini, nello stesso modo e nello stesso posto nel quale Angelo aveva compiuto la sua carneficina.
Paolo è in realtà in un letto di ospedale. Le conseguenze dell’incidente sono gravi. La dottoressa dell’ospedale rimane turbata dallo sguardo e dalle parole di Paolo nei pochi minuti in cui riapre gli occhi. Ma quando nuovamente perde conoscenza, una quiete improvvisa lo avvolge. Nella mano stringe il braccialetto che Ester aveva fabbricato per lui.
Il filo maledetto che aveva unito i destini di Pietro, di Paolo e dei suoi genitori, si è spezzato.

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