Con la sua capacità di raccontare in una prosa limpida e precisa temi universali come la giovinezza, la guerra, l'erotismo, l'amicizia, James Salter ha conquistato un posto nel canone della letteratura americana, ricevendo sia l'ammirazione incondizionata dei colleghi scrittori, sia il plauso dei lettori. In questo libro ci consegna con voce intima e diretta il suo inesauribile incanto per autori quali Balzac, Flaubert, Babel', Dreiser, Celine, Faulkner, offrendoci l'occasione di vedere come un grande romanziere legge i romanzi altrui. Ma ci svela anche i modi in cui la biografia di un autore può entrare nella sua narrativa e le tecniche utilizzabili per far fronte alla complessità della costruzione di una trama. Con schiettezza, poi, Salter non tralascia gli aspetti più prosaici e meno piacevoli della vita di uno scrittore: le lettere di rifiuto delle case editrici, le recensioni negative, le mattine e le notti trascorse a scrivere e i lunghi pomeriggi a preoccuparsi per la cronica mancanza di denaro... Un piccolo libro per conoscere un maestro che ha saputo creare uno stile allo scopo di catturare l'esperienza: perché «soltanto le cose preservate dalla scrittura hanno qualche possibilità di essere reali».
Segnala o richiedi rimozione
Condividi questo libro
Recensioni e articoli
Aggiungi una recensione
Aggiungi un articolo
Non c’è fine nel viaggio intrapreso da Salter in questo suo saggio né egli la cerca o la promette, perché non è giungere da qualche parte lo scopo della lettura (non ci si immerge tra le pagine di un libro, o di mille, o di centomila libri per trovare la parole fine) bensì, come osserva Joan Didion, cercare una consonanza di voci con le frasi nelle quali inciampiamo, frasi che ‘impongono un certo modo di guardare il mondo, un modo di guardarlo senza entrarvi, un modo di attraversarlo senza farne parte, una specie di individualismo romantico chiaramente adattato al proprio tempo e luogo”.
Leggi tutta la recensione
Registrati o Accedi per commentare.