A riveder le stelle: Dante: il poeta che inventò l'Italia

Compra su Amazon

A riveder le stelle: Dante: il poeta che inventò l'Italia
Autore
Aldo Cazzullo
Pubblicazione
22/09/2020
Valutazione
1
Dante è il poeta che inventò l'Italia. Non ci ha dato soltanto una lingua; ci ha dato soprattutto un'idea di noi stessi e del nostro Paese: il «bel Paese» dove si dice «sì». Una terra unita dalla cultura e dalla bellezza, destinata a un ruolo universale: perché raccoglie l'eredità dell'Impero romano e del mondo classico; ed è la culla della cristianità e dell'umanesimo. L'Italia non nasce da una guerra o dalla diplomazia; nasce dai versi di Dante. Non solo. Dante è il poeta delle donne. È solo grazie alla donna - scrive - se la specie umana supera qualsiasi cosa contenuta nel cerchio della luna, vale a dire sulla Terra. La donna è il capolavoro di Dio, la meraviglia del creato; e Beatrice, la donna amata, per Dante è la meraviglia delle meraviglie. Sarà lei a condurlo alla salvezza. Ma il poeta ha parole straordinarie anche per le donne infelicemente innamorate, e per le vite spente dalla violenza degli uomini: come quella di Francesca da Rimini. Aldo Cazzullo ha scritto il romanzo della Divina Commedia. Ha ricostruito parola per parola il viaggio di Dante nell'Inferno. Gli incontri più noti, da Ulisse al conte Ugolino. E i tanti personaggi maledetti ma grandiosi che abbiamo dimenticato: la fierezza di Farinata degli Uberti, la bestialità di Vanni Fucci, la saggezza di Brunetto Latini, la malvagità di Filippo Argenti. Nello stesso tempo, Cazzullo racconta - con frequenti incursioni nella storia e nell'attualità - l'altro viaggio di Dante: quello in Italia. Nella Divina Commedia sono descritti il lago di Garda, Scilla e Cariddi, le terre perdute dell'Istria e della Dalmazia, l'Arsenale di Venezia, le acque di Mantova, la «fortunata terra di Puglia», la bellezza e gli scandali di Roma, Genova, Firenze e delle altre città toscane. Dante è severo con i compatrioti. Denuncia i politici corrotti, i Papi simoniaci, i banchieri ladri, gli usurai, e tutti coloro che antepongono l'interesse privato a quello pubblico. Ma nello stesso tempo esalta la nostra umanità e la nostra capacità di resistere e rinascere dopo le sventure, le guerre, le epidemie; sino a «riveder le stelle». Un libro sul più grande poeta nella storia dell'umanità, a settecento anni dalla sua morte, e sulla nascita della nostra identità nazionale; per essere consapevoli di chi siamo e di quanto valiamo.

Segnala o richiedi rimozione

Condividi questo libro

Recensioni e articoli

Aggiungi una recensione

Aggiungi un articolo

Sara

La Divina Commedia in modo sempliceSara

Aldo Cazzullo riesce ad appassionare raccontando la Divina Commedia (più che altro l'Inferno) in modo molto semplice e con uno stile curato. C'è qualche imprecisione che il lettore meno accorto può involontariamente far sua, ma in generale il libro merita una valutazione positiva. Leggi tutta la recensione

Registrati o Accedi per commentare.

Altri libri di Aldo Cazzullo

Le italiane

Le italiane di Aldo Cazzullo

Possa il mio sangue servire VINTAGE: Uomini e donne della Resistenza

Possa il mio sangue servire VINTAGE: Uomini e donne della Resistenza di Aldo Cazzullo

La Resistenza a lungo è stata considerata solo una "cosa di sinistra": fazzoletto rosso e Bella ciao. Poi, negli ultimi anni, i partigiani sono stati presentati come carnefici sanguinari, che si accanirono su vittime innocenti, i "ragazzi di Salò". Entrambe queste versioni sono parziali e false. La Resistenza non è il patrimonio di una fazione; &...

Il posto degli uomini: Dante in Purgatorio dove andremo tutti

Il posto degli uomini: Dante in Purgatorio dove andremo tutti di Aldo Cazzullo

«I nostri nemici finiranno all'Inferno; le nostre mamme in Paradiso; ma a noi un po' di Purgatorio non lo leva nessuno. Per questo il Purgatorio è il posto degli uomini, dove andremo tutti. Meglio sapere per tempo quel che ci aspetta. Dante stesso pensava di finirvi da morto, nel girone dei superbi...». Aldo Cazzullo prosegue il viaggio sulle orme del «poeta ...

Giuro che non avrò più fame: L'Italia della Ricostruzione

Giuro che non avrò più fame: L'Italia della Ricostruzione di Aldo Cazzullo MONDADORI

Il primo film che le nostre nonne e le nostre madri andarono a vedere dopo la guerra fu Via col vento . Molte si identificarono in una scena: Rossella torna nella sua fattoria, la trova distrutta, e siccome non mangia da giorni strappa una piantina, ne rosicchia le radici, la leva al cielo e grida: «Giuro che non soffrirò mai più la fame!». Quel giuramento collettivo fu ripetuto da milioni di...

La guerra dei nostri nonni (nuova edizione illustrata): 1915-1918. Dalla strage alla vittoria, da Caporetto al Piave. Nuova edizione illustrata

La guerra dei nostri nonni (nuova edizione illustrata): 1915-1918. Dalla strage alla vittoria, da Caporetto al Piave. Nuova edizione illustrata di Aldo Cazzullo MONDADORI

Per il centenario di Caporetto sono usciti libri a decine. Sul Piave e sul Grappa neanche uno. La sconfitta ci ispira. Ci raccontiamo di aver perso anche le poche guerre che abbiamo vinto. Oppure ci rifugiamo nella retorica, come il mito della «Razza Piave», caro al secessionismo veneto; ma sul Piave accanto ai veneti morirono lombardi e lucani, napoletani e genovesi. Certo, la guerra del '15...

Mussolini il capobanda: Perché dovremmo vergognarci del fascismo

Mussolini il capobanda: Perché dovremmo vergognarci del fascismo di Aldo Cazzullo

«Cent'anni fa, in questi stessi giorni, la nostra patria cadeva nelle mani di una banda di delinquenti, guidata da un uomo spietato e cattivo. Un uomo capace di tutto; persino di far chiudere e morire in manicomio il proprio figlio, e la donna che l'aveva messo al mondo». Comincia così il racconto di Aldo Cazzullo su Mussolini. Una figura di cui la maggioranza ...