La Commedia secondo Dante

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La Commedia secondo Dante
Autore
Chiara Donà
Pubblicazione
12/11/2021
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Lontano dall'approccio didascalico, letterario o estetico di tanti studi, questo piccolo libro ha il grande pregio di restituire alla Commedia l'interpretazione che Dante stesso ci ha fornito della propria opera.
Partendo direttamente dai testi, dalle fonti, con un approccio di tipo storico, l’autrice punta i riflettori sulla pregnanza, sulla “carica esplosiva” di un’opera troppo spesso ridotta a pura finzione letteraria e arriva a degli esiti che sono a dir poco sorprendenti.
Dante, infatti, rivendica in tantissime occasioni la veridicità letterale del proprio racconto che assume così un’altissima connotazione spirituale e visionaria.
L’autore non applica alla sua opera maggiore gli schemi dell’allegoria poetica, bensì la pone sullo stesso piano delle Sacre Scritture.
E dedicando il Paradiso a Cangrande della Scala, signore di Verona, egli non parla di un viaggio immaginario, frutto della fantasia, anzi, lo propone come il frutto di un “rapimento” mistico, realmente avvenuto, vissuto col corpo oltre che nello spirito.
Paragona la propria esperienza a quella concessa dalla Grazia divina a san Paolo, a Ezechiele, a Nabuccodonosor, all’estasi che troviamo descritta nei trattati di sant’Agostino, di san Bernardo, di Riccardo da San Vittore (Ep. XIII).
Emerge, allora, potente, tutto l’ardire dantesco.
Il clima generale di forte attesa escatologica e le dolorose vicende personali dell’esilio forniscono poi le coordinate storiche entro cui collocare le precise indicazioni di Dante, che si andava via via identificando con il poeta-vate, con il profeta ispirato.
Ciò non vuole significare che l’approccio mistico debba essere l’unica chiave di lettura da applicare al poema né tanto meno sostenere che il viaggio dantesco attraverso i tre regni ultraterreni sia realmente avvenuto.
La vocazione poetica rimane in Dante sempre fortissima ed egli dimostra una consapevolezza e un orgoglio delle proprie capacità creative del tutto assenti negli uomini contemplativi: è in qualità di poeta, anzi di poeta incoronato, che egli sperava di rientrare a Firenze.
Cos’è allora la Commedia secondo Dante?
Bene la descrivono le parole di Paradiso XXV: è il “Poema Sacro al quale ha posto mano e Cielo e terra”.

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