LA MOSCA NEL CASSETTO: cos’è la morte se non la fine dell’esistenza umana
- Autore
- Quintino Librando
- Valutazione
- 3
- Categorie
Dopo la drammatica conclusione di una storia d’amore con una violoncellista, un pianista di pianobar decide di rinunciare per sempre a future storie sentimentali dedicandosi esclusivamente a rapporti occasionali. Suo malgrado si innamora di una misteriosa ragazza, trent’anni più giovane, che lo rende partecipe ad avventure imprevedibilmente erotiche. Spinto da amore ed istinto protettivo che nutre per la ragazza, il musicista sarà portato a commettere un crimine. Il finale a sorpresa di questa storia, che la ragazza ha riservato all’uomo, lo sconvolgerà per sempre.
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Recensioni e articoli
CAPOLAVORO — Cosima
Mi ha molto emozionato. Devo confessare che alla fine ho pianto. Una storia veramente struggente. I capitoli si alternano tra sesso e tormenti. Tra i migliori racconti che abbia letto negli ultimi anni.
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LO CONSIGLIO — Anna Vergari
Bellissimo. Per la prima volta ho letto un erotico del tutto diverso dal solito. Mi aspettavo un racconto di solo sesso e invece ho trovato anche due bellissime storie d'amore una diversa dall'altra. La sua scorrevolezza mi ha permesso di non stancarmi nel leggerlo. Le pagine dedicate al sesso non sono per niente volgari nonostante sia preciso nei dettagli. Un finale sconvolgente che non mi sarei mai aspettato. Lo consiglio.
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Finale inatteso e sconvolgente — lisa
Lettura molto scorrevole e coinvolgente. 186 pagine lette in soli due giorni. Molto scorrevole nell'esposizione. Linguaggio semplice e intuitivo. Molto tenera la storia con Elena e scioccante quella con Giulia. Lo rileggerò ancora di sicuro nell'attesa del prossimo romanzo.
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Commento dell'autore
Fedele Zanetti, stimato pianista, decide di vivere la propria vita sentimentale dedicandosi esclusivamente a storie brevi, occasionali, in cui la passione carnale e la ricerca dell’appagamento erotico non si fermano di fronte a nulla. “Ogni lasciata è persa”: questo è il principio ispiratore di ogni scelta di Fede’, che si ritrova spesso e volentieri in situazioni imbarazzanti e, a volte, dallo sfondo triste. La sua storia con Elena, l’unico vero amore della sua vita, e i sensi di colpa che egli nutre a causa del dolore che le ha procurato in passato, bruciano troppo sulla sua pelle per poter anche soltanto provare ad aprire di nuovo il cuore. Eppure, accade qualcosa di imprevisto: Giulia, una giovane donna dall’atteggiamento sfrontato e dominante, conosciuta apparentemente per caso, gli sconvolge la vita. Nella parte centrale del romanzo, i ricordi della storia con Elena si intrecciano, in una sorta di alternanza narrativa, con le vicende legate a questa donna irriverente, provocatrice, ma a tratti anche tenera e amorevole, quasi a voler simboleggiare l’inconscio tormento del protagonista che si ritrova, a dispetto del suo stesso proposito, a provare nuovamente un sentimento forte. Un particolare inquietante caratterizza la vita domestica dei due amanti: la presenza di una mosca, catturata dalla ragazza, che viene lasciata in un cassetto a vivere la propria agonia sotto il vetro di un bicchiere. Agonia prolungata da una piccola boccata d’ossigeno quotidiana. Fede’ non sa che la condizione di quella mosca rappresenta la piega che sta prendendo la sua stessa vita. Un declino fisico e morale, lento ed irreversibile, che sfocia in un delitto e in una scoperta sconvolgente.