Del sangue non mi importa (Storie di donne)
- Autore
- Simonetta Mannino
- Pubblicazione
- 13/07/2022
- Categorie
Un sereno pomeriggio estivo, il sole illumina una dalia recisa posata sul tavolo in salotto, un tovagliolo spiegazzato, gli avanzi di un pranzo alla buona. Una bambina di sette anni, in camicetta e calzoncini corti, dorme distesa sul divano. È Martina, nata con l’inseminazione artificiale da donatore sconosciuto, che guarda il mondo con stupore innocente.
Nove anni dopo, ormai in piena adolescenza e anche in pieno conflitto con i genitori, Martina racconta l’orrore di quel pomeriggio d’estate, l’evento drammatico che le ha cambiato la vita, così profondamente radicato nella sua coscienza, mai dimenticato e mai sepolto.
Attraverso la voce di Martina conosciamo i suoi affetti: una madre spesso fuori casa, un padre distratto che non è davvero suo padre, il cane Willy detestato oltre ogni razionalità, la nonna paterna, unico rifugio per Martina, che sembra capirla proprio perché non cerca di comprenderla.
E in fondo, ad attenderla, lo spettro di un fratello segreto, che conduce una vita disfunzionale in maniera speculare a quella di Martina: vive in garage, è tatuatore autodidatta e dedito a droghe e alcol. I due sembrano completarsi nel loro uscire dagli schemi, anche se il loro è un amore malato che serve solo a estraniarsi dal mondo che li circonda, al pari dell’alcol e delle droghe di cui fanno uso.
Ma è proprio il bisogno di lasciarsi alle spalle i mostri della sua infanzia che spinge Martina ad azioni spesso disconnesse, a oscillare tra realtà e finzione, innocenza e corruzione in cui entra perfetto il mistero del crescere, la scoperta del corpo, del sesso e di quanto sia difficile liberarsi dalle ombre del passato per vivere il presente.
Del sangue non mi importa è il racconto dolce amaro di un’adolescenza inquieta, di una catarsi in cui, seppur a fatica, emerge dirompente la forza per rinascere.
Nove anni dopo, ormai in piena adolescenza e anche in pieno conflitto con i genitori, Martina racconta l’orrore di quel pomeriggio d’estate, l’evento drammatico che le ha cambiato la vita, così profondamente radicato nella sua coscienza, mai dimenticato e mai sepolto.
Attraverso la voce di Martina conosciamo i suoi affetti: una madre spesso fuori casa, un padre distratto che non è davvero suo padre, il cane Willy detestato oltre ogni razionalità, la nonna paterna, unico rifugio per Martina, che sembra capirla proprio perché non cerca di comprenderla.
E in fondo, ad attenderla, lo spettro di un fratello segreto, che conduce una vita disfunzionale in maniera speculare a quella di Martina: vive in garage, è tatuatore autodidatta e dedito a droghe e alcol. I due sembrano completarsi nel loro uscire dagli schemi, anche se il loro è un amore malato che serve solo a estraniarsi dal mondo che li circonda, al pari dell’alcol e delle droghe di cui fanno uso.
Ma è proprio il bisogno di lasciarsi alle spalle i mostri della sua infanzia che spinge Martina ad azioni spesso disconnesse, a oscillare tra realtà e finzione, innocenza e corruzione in cui entra perfetto il mistero del crescere, la scoperta del corpo, del sesso e di quanto sia difficile liberarsi dalle ombre del passato per vivere il presente.
Del sangue non mi importa è il racconto dolce amaro di un’adolescenza inquieta, di una catarsi in cui, seppur a fatica, emerge dirompente la forza per rinascere.
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