Il movente della vittima (Leo Salinas Vol. 3)
- Autore
- Giuseppe Di Piazza
- Pubblicazione
- 14/03/2019
- Valutazione
- 1
- Categorie
Autunno 1984. È appena scesa la sera nella suite 224 del Grand Hotel Aziz di Palermo.
Come ogni giorno l’avvocato Prestia, che lì risiede da oltre vent'anni senza mai uscire, dopo la cena si è regalato la sua consueta partita a carte con Minico, il suo cameriere personale. Una bella partita, combattuta fino all'ultimo. Improvvisamente risuona uno sparo. Tutti accorrono nella camera d'albergo. Le carte sparpagliate ovunque, l'avvocato riverso sulla sua poltrona di velluto, morto. A ucciderlo è stato proprio Minico, che ancora stringe in mano la pistola. Eppure, incredibilmente, il cameriere non fugge. Si fa arrestare e rimane in silenzio. E in silenzio rimane anche di fronte alla polizia, ripetendo senza sosta solo le sue generalità. La notizia arriva presto alla redazione del giornale dove lavora Leo Salinas, detto Occhi di sonno. Leo salta in sella alla sua Vespa e accorre subito, ma le informazioni sono poche. Ma il giovane giornalista non si arrende, gli occhi del killer sono quelli di un giovane ragazzo come lui. Un ragazzo che ama la vita, l’amore, le donne (forse troppo), il mare e la libertà, non la morte e il sangue. C’è qualcosa sotto e solo Leo è in grado di capire cosa.
Dopo il grande successo di Malanottata, vincitore del prestigioso Premio Cortina D’Ampezzo, Giuseppe Di Piazza ci regala una nuova avventura di Leo Salinas, cronista di nera. Un delitto inspiegabile, un hotel in cui si nascondono torbidi segreti, un’ambientazione unica, disperata, violenta.
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Recensioni e articoli
Giuseppe Di Piazza – Il movente della vittima — Loredana Gasparri
Palermo è una città nostra, tutta, anche se siamo nati ai confini con Francia, Svizzera, Austria, e i paesi dell’ex-Jugoslavia. Chiudendo il libro, riflettendo sull’intera assurda, tenera, brillante, triste e furba vicenda, ho compreso per un secondo quanto va in profondità il fascino di una terra così potente da essere in grado di indossare la sua contraddittorietà come il più prezioso e raro degli abiti. E una volta che la guarderete, non potrete fare a meno di seguirla, anche se vi portasse nel bel mezzo di un inferno desolato. Leggi tutta la recensione
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