Sicilia. Palermo anni trenta. Tommaso Grimaudo e Santo Imperatori sono due giovani coetanei che negli anni, che seguono la Seconda Guerra Mondiale, rimettono in piedi l’azienda portuale appartenuta ai Grimaudo. Commerciano in esportazioni e importazioni. E grazie alle procedure statali importano anfetaminadall’America. I Grimaudo generano : Francesco Tommaso e Delia Maria, mentre gli Imperatori : Luigi e Matilde( detta Nitta).
Palermo anni Cinquanta. Francesco (Ciccio) e Luigi amici dall’infanzia sono più che fratelli. A vent’anni l’uso eccessivo delle anfetamine li conducono su di una via senza ritorno. Luigi stupra violentemente Mina Giordano che resterà incinta, a sua insaputa, ma che rimarrà per il resto della sua vita in stato vegetativo. Tommaso invece ha un rapporto con Rosaria Imposimato nella caverna di Santa Rosalia, ma a seguito di un tragico incidente la ragazza non ne uscirà viva. Ciccio non regge la tensione, vuole denunciare l’accaduto. Luigi Imperatori lo uccide simulando un incidente automobilistico. Ma Antonio Rizzo detto ‘u’zitu, vede ogni cosa. Luigi dopo sei mesi sposa Delia Maria Grimaudo. Il padre muore di dolore. Luigi e Delia generano due figli: Tommaso junior e Santo Junior.
Rimorso. Dopo cinque anni, il rimorso insegue Luigi Imperatori che infine si ammala. Sente di non reggere il peso e così confida tutto a sua sorella Nitta. La sorella, in un ufficio postale di Mondello, firma un accredito mensile sino alla maggiore della nascitura, Rebecca Giordano. Poi lascia la Sicilia per sempre.
Anni novanta. Candido Villarosa ex direttore alle poste e Nitta Imperatori, ormai al fine della loro vita, vogliono scaricare il peso delle loro coscienze. Candido invia due lettere Delia Grimaudo e Rebecca Giordano spiegando quanto accaduto. Nitta Invece si presenta a Delia Grimaudo e apre il suo cuore. Delia apprende i fatti e medita vendetta nei confronti del marito. Rebecca Giordano anch’essa vuole vendetta e la ottiene. Luigi Imperatori muore e si apre il testamento che innalza Santo come AD dell’Azienda.
Santo e Tommaso Junior Imperatori. Entrambi avvocati si scontrano con una lotta intestina per l’accusa e la difesa di Rebecca. Lotta che alle basi ha il seme dell’invidia. Santo invidia la Famiglia di suo fratello e Tommaso il suo successo. Santo è l’avvocato della mafia con tendenze a destra, mentre Tommaso è l’avvocato della gente in difficoltà con tendenze a sinistra. L’assassinio del loro padre avviene in campagna elettorale e i colpi strategici per annullarsi sono pesanti per entrambi.
Epilogo. Per gli affari interni della Famiglia, la tenzone innescata dai due fratelli viene smorzata con abilità. A entrambi viene riconosciuto il successo nei loro ambiti. Santo conosce la verità nascosta per quarantacinque di sua madre ed è convinto di sopraffarla. Ma Santo Imperatori è molto lontano dalla verità. Sua madre gli insegnerà la lezione prima della sua vita ovvero che il potere, quello vero è invisibile e nudo.
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