I rimedi dell'anima
- Autore
- Ilaria Martini
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Un’ispezione di mondi che va di pari passo con la maturazione dei cinque protagonisti e un tormentato amore, minato da sfiducia reciproca. Matthias rivedrà più volte i suoi obiettivi e visiterà nuove e cupe dimensioni, disposto a fronteggiare le traumatiche visioni indotte da anime maledette pur di salvare l'amata e individuare chi, nel gruppo, è la “presenza oscura”.
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Commento dell'autore
Dalla prima ispirazione sul romanzo alla sua stesura effettiva sono intercorsi parecchi anni. A volte un'idea ha bisogno di tempo per prendere forma. Da principio sapevo soltanto che volevo scrivere una storia romantica in un contesto diverso (possibilmente fantastico/ onirico). Poi, mentre studiavo i conflitti territoriali arabo-israeliani al liceo, iniziai a pensare alle dinamiche tra le due fazioni magiche e a ragionare sul problema del mutuo riconoscimento e sulle caratteristiche diametralmente opposte che avrebbero dovuto avere Ferventi e Incontaminati, concludendo che sarebbero stati questi ultimi a dare il via alle persecuzioni, in quanto “i primi arrivati”.
L’idea di creare un mondo abitato da maledetti mi è venuta in seguito, ritrovando un disegno fatto quando avevo 10 anni, di una ragazzina all’interno di un edificio pieno di specchi. Riguardandolo, ho voluto attribuirgli una connotazione più filosofica e psicologica e delineare quel mondo come una dimensione caotica, dove gli attacchi sono principalmente di tipo mentale, basati su ricordi e inquietanti visioni che confondono il modo di percepire la realtà. Lì il pericolo è di smarrire del tutto la moralità e, senza quella, sei condannato a Necrovia (il regno dei morti).
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Pladino= versione magica del nostro Platone.
Nizgard= ispirato a Nietzsche e al suo concetto di "eterno ritorno dell'eguale".