«Di recente ho visto Stravinskij... Dice: il mio “Uccello di fuoco”, la mia “Sagra”, allo stesso modo in cui un bambino dice: la mia trottola, il mio cerchio. E non è altro che questo: un bambino viziato che talvolta mette le dita nel naso della musica. O un giovane selvaggio che porta cravatte chiassose e fa il baciamano alle signore mentre pesta loro i piedi. Da vecchio sarà insopportabile, o meglio, non sopporterà nessuna musica; ma per ora è straordinario!».
Claude Debussy
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