Appuntamento sull'Oder (ORIONE Vol. 1)

Appuntamento sull'oder
di Francesco Borgese
Di Carlo Edizioni


Omaggio della scrittrice Maria Concetta Borgese al padre

In questa lettura si può percepire il sapore dei grandi romanzi storici, dove le vicende personali si intrecciano con gli avvenimenti della storia. Il periodo storico è quello che ha seguito l’armistizio dell’Italia durante la Seconda Guerra Mondiale, quando tutti i punti di riferimento si erano sgretolati e il futuro era un baratro.

Le deportazioni, i lager, i campi di lavoro, gli abusi dopo la resa dell’Italia. La prima parte del romanzo è prevalentemente autobiografica: luoghi, fatti, narrazioni sono reali e realmente accaduti. Di essi rammento alcuni racconti di mio padre. Nell’isolamento, nell’angoscia e nell’incertezza, in quel tempo in cui dominava la precarietà della vita legata alla condizione di prigioniero, nella tetra realtà dei campi di lavoro, dove ciascuno si dibatteva per sopravvivere e la speranza era ormai un lontano miraggio, per il protagonista Francesco Calabrese si affaccia un raggio di luce: Christine Bürger.

Nasce in lui un sentimento delicato e profondo che gli fa vincere la timidezza e lo spinge ad avvicinarsi alla ragazza, gli dà una motivazione per continuare a sperare… Nasce, poi, un amore tenero e appassionato, con incontri furtivi e agognati. Christine, i loro incontri, rappresentano non solo il sublimarsi del sentimento, il desiderio, l’amore, ma anche un’ancora di salvezza, la luce nel tunnel delle sofferenze che dà la forza per affrontare il domani, la speranza di un riscatto.

L’evolversi dei sentimenti e degli incontri tra i due innamorati si inframmezza con una dettagliata descrizione delle vicende belliche.

Le seconda parte del romanzo è tutta di fantasia, come pure la descrizione delle vicende della vita di Christine.

Non voglio apparire presuntuosa, ma l’evolversi dei fatti sia bellici che personali avvicinano la struttura del racconto a quella del grande romanzo storico “Guerra e pace”.

La descrizione è minuziosa e dettagliata, con una prosa che riesce a far immaginare quanto descritto e il lettore si ritrova proiettato a rivivere le situazioni e le esperienze.

È un racconto dinamico che appassiona e non è mai statico. È un romanzo a cui sono particolarmente legata perché è il primo dei dieci scritti da mio padre, che mi ha fatto rivivere con tristezza ed emozione tanti momenti e fatti della sua vita, molti dei quali sono raccontati nelle sue memorie, anch’esse inedite.

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