Memorie del seminterrato è un romanzo di formazione e di attualità, che racconta, con un tocco di surrealismo e molta ironia, una vicenda più o meno “normale” di personaggi più o meno “normali”, ai margini di una società che li identifica loro malgrado come diversi. Siamo nella prima decade degli anni 2000, l’ambientazione è nel seminterrato di un palazzo nel centro storico di Roma, a due passi dal Colosseo, dove vive il giovane protagonista della storia, un eterno sognatore con un recente passato da giornalista e un presente da disoccupato e single, in eterno conflitto con la vita, con se stesso e con la famiglia. L’incontro con la bella Micaela, vicina di seminterrato e studentessa universitaria, ma soprattutto l’irruzione nella vicenda di Enrico, un vecchio e insopportabile compagno di classe, sono le scintille che gli riaccendono la vita. La storia, allegra e scanzonata della prima parte, vira nella seconda in un'avvincente noir, con personaggi inquietanti e pericolosi provenienti dal marcio mondo della mala e del neofascismo romano, che però mettono il protagonista nella condizione di dover prendere in mano la situazione e tirare fuori dai guai, ovvero salvare la vita, della sua strana famiglia allargata.
Memorie del seminterrato è una storia generazionale, un inno alla diversità e all'amicizia, una critica alla decadenza economica e morale degli ultimi vent'anni d'Italia, ma anche un invito, nonostante tutto, ad uscire dal seminterrato della vita in cui spesso tante persone tendono a rifugiarsi perché spaventati da quello che li circonda, per cercare di migliorare almeno quello che si ha intorno..
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