Diario reale di viaggio.
Tre turisti, decisi a visitare le rovine di Angkor Wat, si trovano a contatto con gli orrori della guerra civile cambogiana. Conoscono persone che hanno vissuto nei campi di concentramento e di cui ascoltano le storie, militari dell'una e dell'altra parte, gente comune, che chiede solo di sopravvivere.
Appendice: Foibe.- 1943/45 La prigionia di mio padre in Jugoslavia
Dello stesso autore:
L’imperatore del villaggio di Kaang- Azione avventura. Le misure dell’Ego- Giallo grottesco. Il volo dell’Angelo- Giallo. L’isola di montagna- giallo. La scimmia bianca. Favolamara- Racconto
L’autore
Morosi Alessandro Averaldo , appassionato di viaggi avventura e sport estremi, ha visitato numerosi Paesi asiatici con particolare preferenza per l’area indocinese. Viaggiando per conto proprio in aree normalmente ritenute a rischio, a causa di instabilità politiche o per ragioni di conflitti armati interni, ha conosciuto persone e assistito direttamente alle conseguenze patite dalle popolazioni che vivono in quei luoghi e ne ha raccolto la testimonianza.
Tra questi paesi, con particolare riguardo, la Cambogia, visitata poche settimane dopo il rientro in patria del deposto principe Sianouk e in seguito all’invasione delle truppe vietnamite, in un periodo in cui era ancora pienamente attiva la guerriglia comandata dal ‘fratello numero uno’ meglio conosciuto come Pol Pot, il genocida responsabile del massacro di milioni di suoi connazionali, dove ha potuto constatare di persona l’esistenza di centinaia di resti umani affioranti dal terreno, o aule scolastiche ancora imbrattate di sangue. O la Birmania, visitata pochi mesi antecedenti la famosa rivolta dell’ 88” (la: 8888) con oltre un migliaio di vittime, perlopiù studenti con i quali ebbe occasione di parlare.
Ebbe altresì occasione di raccogliere, sempre negli stessi anni, per una fortuita coincidenza, la testimonianza diretta di un’etnia soggetta ad una repressione sistematica e durissima da parte delle autorità centrali, che continua tutt’ora, in un altro paese dell’area.
Ha praticato scalate su roccia e su ghiaccio, free climbing, immersioni in apnea e con autorespiratore, speleologia, volo con piccoli aerei biposto ultraleggeri, rafting ed altre attività. Esperienze queste che ha utilizzato nella costruzione del romanzo: “L’imperatore del villaggio di Kaang.”
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