Il racconto di un’esperienza, di un incontro e di un fallimentoLa bellezza del fisico maschile, osservato spesso di nascosto in piscina, dentro e fuori dall’acqua o descritto con puntuali annotazioni sull’abbigliamento, nelle scene di vita ordinaria, rappresenta il filo rosso dell’intero racconto.
Cesare, neopensionato, decide di mettersi alla prova, vuole imparare a nuotare. Non ha mai fatto alcuna attività motoria; negli anni della sua adolescenza e della giovinezza lo sport era attività riservata a pochi fortunati, anche perché mancavano le strutture, soprattutto le piscine...
Ha dovuto darsi delle giustificazioni per vincere la ritrosia o, forse, la vergogna di mostrarsi incapace ed imbranato, proprio lui che è stato stimato docente e poi apprezzato dirigente scolastico!
È stato il suo cardiologo, giovane e dinamico, appassionato di nuoto, a fornirgli l’appiglio spingendolo a fare attività sportiva ed in particolare ad orientarlo verso il nuoto.
L’esperienza, nonostante la determinazione, si rivela per Cesare non priva di difficoltà e delusioni, ma l’atmosfera della piscina esercita su di lui un certo fascino: è la scioltezza in acqua degli atleti che osserva nelle corsie centrali, riservate al nuoto libero, ad attirare la sua attenzione.
Tra quanti ha occasione di incontrare, rimane inizialmente incantato dal fisico del suo primo istruttore, Nicolò, un ragazzone ben piantato, in pantaloncini a mezza gamba grigi e t-shirt blu, che lasciano trasparire gambe ben tornite e braccia sode; ma resterà letteralmente senza parole quando lo vedrà in costume e gli capiterà di osservarlo dal livello dell’acqua, mentre lui – in piedi, sul bordo della piscina - alza un braccio per richiamare l’attenzione di un compagno di corso: gli sembrerà di vedere la statua di un dio greco. Gli sguardi prolungati e ripetuti di Cesare sul proprio fisico, saranno per Nicolò motivo di compiacimento.
La conversazione che Cesare ha con Nicolò, alla fine del primo corso, quasi un bilancio, non solo dell’attività natatoria, è carica di emozioni e di buoni propositi.
Qualche tempo dopo è Marco, il giovane atleta dal costume rosso, che scivola nell’acqua come un delfino, allenatore di una piccola squadra di pallanuoto di provincia, a conquistare le attenzioni di Cesare. Marco è spavaldo, sicuro di sé, consapevole del fascino che esercita il suo fisico, in piscina e nella vita. Secondo Lucia, donna esuberante e impicciona, nuova istruttrice dei corsi di primo livello, “Marco è il più figo di tutti qui! Ama farsi ammirare per la sua abilità, ma è un bravo ragazzo.” A Lucia non passa inosservata la segreta ammirazione di Cesare per l’atleta dall’addome
piatto e tonico, dalle cosce robuste e muscolose …
Gli eventi della vita, del tutto fortuiti - a partire da un episodio di amnesia totale e transitoria di cui rimane vittima il protagonista a seguito di un tuffo - si incaricano poi di far incontrare, lontano dalla piscina, Cesare e Marco. E sarà un incontro che contribuirà a cambiare la vita di Marco…