Verticale

Quali (e quante) sono le eta di Maddalena Lotter? A quante generazioni appartiene? E la forma delle sue disetaneità, a cosa (cor)risponde? Perché, nella sua scrittura, cambia il meccanismo del ricordo secondo i luoghi di scena? Bolgheri sembra essere diversa da Venezia non a causa dei cipressi, ma del “modo” con il quale Maddalena “guarda” anzi, “vede” i cipressi.

Ecco, nella scrittura di Maddalena emerge con forza quanta e come la differenza del “punto di osservazione” steso ad asciugare sul filo spazio/temporale incida sull’evocazione, sulla capacità di rappresentare rappresentandosi e rappresentandoci, con un libro leggibile intergenerazionalmente a parità di godimento.

Altrimenti detto: Lotter riesce a scrivere in nome della sua generazione, ma anche di altre generazioni. Si tratta di un pregio non comune nelle scritture “giovani”. Allo stesso modo, la differenza tra luce e buio si fa più netta nei ricordi recenti, mentre sfuma nelle provenienze, dove invece la dominante della natura “corsa e attraversata” pare essere il filo conduttore della narrazione.

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