C'è una specie molto particolare di amanti che oggi esercita quasi esclusivamente da uno smartphone. Sono i single nei social, loro non lasciano perché non ne hanno bisogno. Ogni venerdì perdono il telefono e lo ritrovano il lunedì mattina. Nei fine settimana finiscono in ospedale e il telefono deve stare spento, ovviamente in terapia intensiva. I single dei social sono tutti cagionevoli di salute. Con un innocuo raffreddore perdono la voce, scusa se ti scrivo ma non riesco a parlare. Soffrono di raucedine ma mai di artrite alle mani. Hanno tragedie improvvise e i morti tra i parenti non si contano. I Nokia prendevano in mezzo all'Oceano Indiano, gli smartphone non hanno campo. La donna nelle foto sui social è la cugina defunta o il fratello che vive in una comunità. Qualcuno è un narcotrafficante ai domiciliari, a intermittenza però, perché ha l'accesso a internet nelle ore di lavoro. Se sono sposati hanno case gigantesche perché sono sempre separati in casa, mai una coppia che viva in un monolocale. Sempre insoddisfatti dalla relazione, se non hanno figli li affittano per procurarsi un alibi. Lei non gliela dà mai e lui la tradisce, e così lui cerca distrazioni altrove e lei vendetta. Questo sui social convenzionali, nella bio di tinder scrivono invece relazione aperta. Birichino lui, alla ricerca del sogno che non ha avuto lei. Gli uomini sono sempre sessualmente irrequieti e le donne oniriche sognatrici.
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