Irma e Farouk

"Mi permetta, signorina, di farle notare che lei sta parlando con Sua Maestà Farouk I, per grazia di Allah, re dell'Egitto e del Sudan, sovrano della Nubia, del Kordofan e del Darfur...". Inizia così, con questa frase, che una guardia del corpo rivolge a un'impertinente ragazzina napoletana, la favola di Irma Capece Minutolo. In quell'estate di Capri, quando avviene l'incontro che cambierà per sempre la sua vita, Irma ha sedici anni; gli stessi che aveva Farouk quando si era improvvisamente ritrovato, giovane e inesperto, a occupare il trono che era stato del padre, per poi essere costretto all'esilio in seguito al colpo di Stato ordito dal generale Nasser, nel 1952. Ma Irma non sa nulla di politica, di re e militari ribelli. Vuole vivere la sua favola con quell'uomo elegante che ogni mattina le inonda la camera di rose e la chiama "la mia sirena". Il loro amore assediato dai fotografi si consuma in una manciata di anni esaltanti e di momenti tristi vissuti tra le segrete stanze di Villa Dusmet, alle porte di Roma, e lo yacht "La favorita", sempre nel cuore del jet set internazionale, circondata da personaggi come Onassis e Frank Sinatra, Anna Magnani e Winston Churchill, Yves Montand e Picasso. A oltre quarantanni dalla morte di Farouk, avvenuta in circostanze mai del tutto chiarite, Roberto Varese racconta senza reticenze tutti i retroscena la favola scabrosa di una ragazzina che si trovò a vivere accanto a uno degli uomini più ricchi e potenti del suo tempo.

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