Echi di voci smarrite
- Autore
- Piergiorgio Bortolotti
- Editore
- Infilaindiana Edizioni
- Pubblicazione
- 23/09/2015
- Categorie
“Il manto blu, le mani giunte, il volto pallido, esile, delicato, le rose d’oro ai piedi, le stelle attorno al capo, tutto ci affascinava… però solo il tempo di una decina di ave Maria. Poi ci giocava qualche brutto scherzo la fantasia. Lei non non restava mai fuori di chiesa. S’intrufolava assieme a noi, nascosta nelle scarpe, nei vestiti, tra i capelli. Perfino nelle tasche delle volte. Come ad esempio a maggio…”
Echi di voci smarrite di Piergiorgio Bortolotti ci proietta, come per incanto, in un mondo lontano, rarefatto, fatto della stessa materia dei sogni. L'autore ci prende per mano e ci conduce nei meandri della sua memoria, in un luogo dove per dirla con Mogol “anche un sorriso può fare rumore”. L'atmosfera primaverile di maggio, ricca di aspettative, la vita tranquilla ma in fondo stimolante di un paesino, le donne e gli uomini con le loro differenti caratteristiche e disomogenei caratteri. Personaggi tratteggiati con amore, con uno stile fluido, a tratti elegante anche se mai ridondante. Un tuffo in un passato lontano, ma in fondo sempre presente. Ricordi che riaffiorano come una dolce zavorra della quale non sappiamo e non vogliamo liberarci. Perché in fondo un po' per tutti le prime esperienze di vita sono quelle che ci accompagnano durante l'intero arco dell'esistenza e che, in qualche misura, segnano il nostro modo di pensare e agire.
“La mattina quando mi avviai verso scuola vidi che laggiù nella piana, tra la nebbia sottile che, diradandosi si alzava verso l’alto, non c’era neanche l’ombra del gregge visitato il giorno prima. Solo il belato triste, monocorde di un agnellino, parve giungere come il respiro di flauto al mio orecchio. Era solo il ricordo struggente di un’estate terminata da non molto.”
Piergiorgio Bortolotti è nato a Rizzolaga di Piné (in provincia di Trento) nel 1951. Ha lavorato come operaio in fabbrica per dieci anni, poi presso il Punto d'Incontro, centro di accoglienza per emarginati e senza dimora, di cui è stato anche direttore fino al 2010. Attualmente vive a Trento. Tra le sue pubblicazioni qui ricordiamo: i romanzi Il Barba, Un Dio amico, Una famiglia bislacca, Pan Biót, Vite sospese, Il cantore dei Ciùšpi, Preferisco i fiordalisi, la monografia Punto d'Incontro e la biografia El Guera nella fedeltà ribelle.
Echi di voci smarrite di Piergiorgio Bortolotti ci proietta, come per incanto, in un mondo lontano, rarefatto, fatto della stessa materia dei sogni. L'autore ci prende per mano e ci conduce nei meandri della sua memoria, in un luogo dove per dirla con Mogol “anche un sorriso può fare rumore”. L'atmosfera primaverile di maggio, ricca di aspettative, la vita tranquilla ma in fondo stimolante di un paesino, le donne e gli uomini con le loro differenti caratteristiche e disomogenei caratteri. Personaggi tratteggiati con amore, con uno stile fluido, a tratti elegante anche se mai ridondante. Un tuffo in un passato lontano, ma in fondo sempre presente. Ricordi che riaffiorano come una dolce zavorra della quale non sappiamo e non vogliamo liberarci. Perché in fondo un po' per tutti le prime esperienze di vita sono quelle che ci accompagnano durante l'intero arco dell'esistenza e che, in qualche misura, segnano il nostro modo di pensare e agire.
“La mattina quando mi avviai verso scuola vidi che laggiù nella piana, tra la nebbia sottile che, diradandosi si alzava verso l’alto, non c’era neanche l’ombra del gregge visitato il giorno prima. Solo il belato triste, monocorde di un agnellino, parve giungere come il respiro di flauto al mio orecchio. Era solo il ricordo struggente di un’estate terminata da non molto.”
Piergiorgio Bortolotti è nato a Rizzolaga di Piné (in provincia di Trento) nel 1951. Ha lavorato come operaio in fabbrica per dieci anni, poi presso il Punto d'Incontro, centro di accoglienza per emarginati e senza dimora, di cui è stato anche direttore fino al 2010. Attualmente vive a Trento. Tra le sue pubblicazioni qui ricordiamo: i romanzi Il Barba, Un Dio amico, Una famiglia bislacca, Pan Biót, Vite sospese, Il cantore dei Ciùšpi, Preferisco i fiordalisi, la monografia Punto d'Incontro e la biografia El Guera nella fedeltà ribelle.
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