Nein: Un manifesto (I grilli)
- Autore
- Eric Jarosinski
- Editore
- Marsilio
- Pubblicazione
- 17/09/2015
- Categorie
Nein non è no.
Nein non è sì.
Nein è nein.
Il fenomeno mondiale di un’utopia formato Twitter diventa un libro: una strepitosa raccolta di caustici aforismi dal misantropo più cool del web.
Brillante, divertente… fallimentare.
Preparatevi a condividerlo. #NeinManifesto
Irriverente e divertente indagine filosofica sul nostro quotidiano, Nein. Un manifesto nasce dal fenomeno Twitter @NeinQuarterly, che ha raggiunto in pochi anni un seguito eccezionale in tutto il mondo. Giocando con modelli come Nietzsche, Kraus, Benjamin e Adorno, Eric Jarosinski - che si definisce un «intellettuale fallito» convertitosi in «aforista su internet» - inventa una filosofia a in pillole per un mondo condannato alla distrazione e alla tirannia del sì. Per Luca Mastrantonio - che ne ha curato l’edizione italiana - «i no di Nein. non sono semplici no, e neppure dei sì mascherati: sono l’utopia della negazione, realizzata nel luogo della comunicazione breve. Perché per dire no al mondo bisogna dire no a se stessi e anche a chi ti vende facili soluzioni. Ci vuole un esercizio costante, di dissenso dotato di senso. In 140 comodi caratteri».
Nein non è sì.
Nein è nein.
Il fenomeno mondiale di un’utopia formato Twitter diventa un libro: una strepitosa raccolta di caustici aforismi dal misantropo più cool del web.
Brillante, divertente… fallimentare.
Preparatevi a condividerlo. #NeinManifesto
Irriverente e divertente indagine filosofica sul nostro quotidiano, Nein. Un manifesto nasce dal fenomeno Twitter @NeinQuarterly, che ha raggiunto in pochi anni un seguito eccezionale in tutto il mondo. Giocando con modelli come Nietzsche, Kraus, Benjamin e Adorno, Eric Jarosinski - che si definisce un «intellettuale fallito» convertitosi in «aforista su internet» - inventa una filosofia a in pillole per un mondo condannato alla distrazione e alla tirannia del sì. Per Luca Mastrantonio - che ne ha curato l’edizione italiana - «i no di Nein. non sono semplici no, e neppure dei sì mascherati: sono l’utopia della negazione, realizzata nel luogo della comunicazione breve. Perché per dire no al mondo bisogna dire no a se stessi e anche a chi ti vende facili soluzioni. Ci vuole un esercizio costante, di dissenso dotato di senso. In 140 comodi caratteri».
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