POSTOFISSO

Ottenere un postofisso non è facile, ma non è facile neppure sopravvivere nella giungla di personaggi che un lavoro sicuro ti obbliga a frequentare. Penso agli stoici Riccardo Beghelli e Ernesto Barambini, che per dimostrare di essere lavoratori indefessi rinunciano ai loro bisogni primari; o al sessuomane Angelo Gulizia, che nei suoi monologhi alla macchinetta del caffè pronuncia la parola figa con la frequenza di trenta volte al minuto, pur non avendone mai vista una dal vivo.



I colleghi non si scelgono, e una volta assunto a tempo indeterminato sei costretto a convivere con questa strana famiglia, vederla crescere e cambiare, sopportarla finché pensione non vi separi. E come accade anche nei matrimoni, c’è solo una cosa che ti permette di non impazzire: ridere.

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