Balì

"Il titolo dell'opera, Balì, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori. All'interno di Balì (vento freddo periodico del Lago di Garda, soffia in genere in primavera o autunno, e ha una durata media di tre giorni. Il Balì nasce dalle Alpi, ed è il vento più violento che colpisce il lago) si susseguono, in ordine alfabetico: Luciano Aguzzi con 'Diario in versi', Anna Cappella con 'All'orizzonte s'apre', Marcella Graziosi con 'Approdi', Gino Iorio con 'La gioia di vivere', Danila Oppio con 'Graffiti graffianti', Carla Spinella con 'L'alba nel pozzo'." (Tratto dalla Prefazione di Giuseppe Aletti)

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