L'arbre à vent

"Il titolo dell'opera, L'arbre à vent, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori. All'interno di L'arbre à vent (tipicamente francese è uno strumento che sa impiegare i venti che soffiano negli spazi aperti per trasformarli in energia elettrica) si susseguono, in ordine alfabetico: Roberto Cantarini con Retaggi di errante; Maria Concetta Chiappara con Le voci del cuore; Giuseppina D'Agostino con Il tempo e oltre; Filippo Marinelli con Sentieri senza scampi; Eugenia Toschi con Anima triste; Maria Letizia Tosi con Frammenti." (tratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)

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