Ci si veste sempre a puntino quando si va a trovare la nonna
- Autore
- Luca Giambonino
- Editore
- Luca Giambonino
- Pubblicazione
- 04/09/2015
- Categorie
Penso che questa sia la migliore raccolta che sino ad oggi abbia mai scritto. Influenzato dalle letture estive e da una nuova stagione della mia vita poetica, questo si ripercuote nel mio modo di vedere le cose. Se avete letto le mie altre raccolte, troverete un cambiamento. Bonagiunta da Lucca, Cino da Pistoia, Lapo Gianni, Compiuta Donzella, Dante, Cavalcanti, la poetica volgare del Duecento insieme alla migliore poetica italiana degli ultimi anni, senza dimenticarsi di autori quali Machado e Ungaretti, Goethe e Hikmet, tutto ha concorso a migliorarmi e nel migliorarmi è migliorata anche la mia arte poetica.
Il titolo stesso dell'opera è frutto delle mie riflessioni: giochi di stile, divertissement poetici, riflessioni sul mio mestiere che mestiere non è ma passatempo sì, poesie più allegre, vive, vivaci senza tralasciare temi più seri, a me cari. Una nuova stagione per me si è aperta in questa torrida e afosa, dura estate. Lo spirito della poetica antica e della poetica contemporanea mi hanno permesso di superare gli scogli dell'atrocità del vivere.
Forse un poeta, uno scrittore non dovrebbe scrivere di ciò che scrive perché per forza di cose è il miglior fan di se stesso e ama ciò che scrive ma ho letto e riletto questa raccolta, cercando di migliorarla più e più volte e infine mi sono convinto davvero che essa sia la migliore che abbia mai scritto: una sessantina di nuove poesie.
Ma è giunto il momento di lasciarvi all'opera, alle poesie, ai pensieri, agli aforismi di questa strana e curiosa estate dell'anno del Signore 2015, sperando, come sempre, che ciò che ho scritto possa piacere anche se sono conscio del fatto che con l'avvento dell'era digitale e dei nuovi media la poesia sia stata relegata in un margine sempre più sottile e che purtroppo l'interesse che essa suscita sia sempre inferiore alle aspettative di chi scrive.
Comunque, vi auguro una buona lettura.
Il titolo stesso dell'opera è frutto delle mie riflessioni: giochi di stile, divertissement poetici, riflessioni sul mio mestiere che mestiere non è ma passatempo sì, poesie più allegre, vive, vivaci senza tralasciare temi più seri, a me cari. Una nuova stagione per me si è aperta in questa torrida e afosa, dura estate. Lo spirito della poetica antica e della poetica contemporanea mi hanno permesso di superare gli scogli dell'atrocità del vivere.
Forse un poeta, uno scrittore non dovrebbe scrivere di ciò che scrive perché per forza di cose è il miglior fan di se stesso e ama ciò che scrive ma ho letto e riletto questa raccolta, cercando di migliorarla più e più volte e infine mi sono convinto davvero che essa sia la migliore che abbia mai scritto: una sessantina di nuove poesie.
Ma è giunto il momento di lasciarvi all'opera, alle poesie, ai pensieri, agli aforismi di questa strana e curiosa estate dell'anno del Signore 2015, sperando, come sempre, che ciò che ho scritto possa piacere anche se sono conscio del fatto che con l'avvento dell'era digitale e dei nuovi media la poesia sia stata relegata in un margine sempre più sottile e che purtroppo l'interesse che essa suscita sia sempre inferiore alle aspettative di chi scrive.
Comunque, vi auguro una buona lettura.
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