Manuale di insolubilità

( ... ) Interprete di una secca negazione del senso, Greta Rosso racconta in primis cosa non vuole da un libro di poesia. Già leggibile (e visibile) dai titoli emblematici e dai contenuti delle prime due opere (Cronache precarie e In assenza di cifrari), in questo Manuale di insolubilità l’autrice mostra una chiarezza d’intenti ancora più consapevole, principalmente dove la parola genera questioni irrisolvibili, non solubili appunto dal linguaggio.

Cosa esprime allora la poesia di Greta Rosso, se la parola viene negata nell’istante stesso in cui “buca” l’altro che l’ascolta?

“poco resta. manca addirittura \fa polvere. abbiamo storie da narrare \ma celiamo altro. come un ritornello \proibito che mormoriamo piano) senza \scandirne il testo. cosi lei si alza e \rassetta, lui alza un poco il volume. \sotto i ponti l’acqua è increspata solo \leggermente, come appena sfiorata da \un vento, senza davvero scorrere.”

Fabio Prestifilippo

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