Confessioni di un Europeo
- Autore
- Silvio Bosco
- Editore
- Cavinato Editore
- Pubblicazione
- 05/08/2015
- Categorie
Le "Confessioni di un europeo" é un racconto psicologico - politico, un’ autobiografia, non necessariamente o solamente la mia, di un europeo, ma é soprattutto un percorso di vita e di ricerca che si muove fondamentalmente sulla psicologia e sulle scelte politiche del personaggio cercando di far interagire i due aspetti, il personale ed il generale, l’ambiente e la propria intimità. Ed a ben vedere le origini sono la psicologia junghiana, l’europeismo di Altiero Spinelli ,il Mito d’Europa e la vita dell’europeo di oggi così come io la vedo, muovendosi all’interno di una situazione di stallo della propria esistenza invasa dal nichilismo europeo (secondo la mia opinione) su cui fanno presa il nazionalismo e tutte le culture politiche che ad esso fanno riferimento e che ad esso sono connesse. L’europeo prende coscienza della complessità e delle innumerevoli diversità che lo compongono ed anche degli opposti che hanno sempre fatto parte della sua vita ma che mai é riuscito ad accettare come tali e riconosce il nazionalismo, le separazioni che esso genera e tutta la cultura ad esso legata, come l’ostacolo primario per la sua piena realizzazione come uomo e come europeo, riconoscendo al contempo che c’é una corrispondenza fra la sua complessità interiore e quella esterna, degli altri luoghi e delle altre storie. Questo europeo é un funambolo che si muove tra il molto probabile delle semplificazioni
ed il quasi impossibile del riconoscimento della propria ricchezza e complessità che nessun nazionalismo o confine tollerano.
Questa ricchezza, questa complessità sono una scoperta che avviene nel tempo, nello studio ,senza dubbio, a cui fa riscontro nel libro l'intenso uso delle citazioni e nelle esperienze proprie e di chi lo circonda ma soprattutto nei sogni, nei sogni ad occhi aperti l’europeo vede, interpretando simbolicamente, l accostarsi degli opposti, un’infinita ricchezza, la saggezza ed il suo contrario ed attraverso essi apre la porta verso nuove convinzioni ed il superamento di se stesso e le speranze di un futuro politico che non sia il permanere in Europa degli Stati nazionali sovrani: queste speranze concrettizandosi, questa dialettica fra il personale ed il generale finalmente risolvendosi alla fine del Libro (alla fine di un viaggio) quando le proprie esperienze interiori giunte ad un punto di non ritorno si saldano con concreti fatti politici e
della Storia europea come fin dalla prefazione si é cercato di mostrare.
ed il quasi impossibile del riconoscimento della propria ricchezza e complessità che nessun nazionalismo o confine tollerano.
Questa ricchezza, questa complessità sono una scoperta che avviene nel tempo, nello studio ,senza dubbio, a cui fa riscontro nel libro l'intenso uso delle citazioni e nelle esperienze proprie e di chi lo circonda ma soprattutto nei sogni, nei sogni ad occhi aperti l’europeo vede, interpretando simbolicamente, l accostarsi degli opposti, un’infinita ricchezza, la saggezza ed il suo contrario ed attraverso essi apre la porta verso nuove convinzioni ed il superamento di se stesso e le speranze di un futuro politico che non sia il permanere in Europa degli Stati nazionali sovrani: queste speranze concrettizandosi, questa dialettica fra il personale ed il generale finalmente risolvendosi alla fine del Libro (alla fine di un viaggio) quando le proprie esperienze interiori giunte ad un punto di non ritorno si saldano con concreti fatti politici e
della Storia europea come fin dalla prefazione si é cercato di mostrare.
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