Il sogno della camera rossa

Il sogno della camera rossa, famoso anche come La storia della pietra, è un romanzo cinese, da paragonare in rilevanza ai più grandi lavori della letteratura occidentale del XIX secolo. Fu scritto durante il regno dell'imperatore Qianlong da Cao Xueqin, ma fu pubblicato solo nel 1792, a trent'anni dalla morte dello scrittore. Viene annoverato tra i Quattro grandi romanzi classici della letteratura cinese. L'opera vanta 120 capitoli anche se diverse sezioni degli ultimi 40 sono probabilmente da attribuire ad autori diversi; i quali sono attraversati da una molteplicità incredibile di personaggi secondari e da un numero enorme di situazioni intrecciate, che tendono ad allontanarsi dall'intrigo centrale. Il romanzo presenta, infatti, una meticolosa descrizione dei Chia, una ricca ed aristocratica famiglia cinese che rivestiva diversi incarichi di rilievo in un'innominata città, la quale per molti aspetti ricorda le Nanchino e Pechino del tempo. Il centro del racconto è rappresentato dal triangolo amoroso tra il protagonista Chia Pao-yu e due sue cugine. Molti aspetti della storia di questa famiglia sono presi direttamente dagli eventi successi sotto il regno di Kangxi, il nonno di Qianlong. Vengono fornite informazioni di rilievo sulle strutture familiari dell'epoca, nonché di economia, religione, estetismo e sessualità. Il romanzo appare come un'allegoria della vita, eppure è chiaro l'intento di rappresentare un amaro ritratto della Cina dell'epoca e dell'autunno che stava per avvolgerla, anche se questo non ha impedito all'opera d'irradiare di nuova luce la Dinastia Qing. Molte generazioni di giovani cinesi hanno attinto a quest'opera per la loro crescita sentimentale; un romanzo che è chiaro esempio della vocazione teatrale della narrativa cinese, sia per la sua complessissima trama, sia per le numerose opere teatrali che, effettivamente, si sono ricavate da questa.

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